La Giunta Regionale dell'Umbria ha
approvato, su proposta dell'assessora alle Politiche Agricole e
alla Caccia Simona Meloni, la proposta di calendario venatorio
per la caccia di selezione al cinghiale per la stagione
2025-2026. Il provvedimento, "redatto nel rispetto delle
normative nazionali e regionali in materia
faunistico-venatoria", è stato definito a seguito del confronto
con la Consulta faunistico venatoria regionale e con il parere
favorevole della terza Commissione consiliare permanente.
Tra le principali novità, viene segnalata l'introduzione
dell'obbligo del tesserino venatorio digitale per tutti i
cacciatori di selezione, con l'eccezione di chi ha età pari o
superiore a 65 anni, per i quali resta facoltativo e per chi
pratica la caccia esclusivamente fuori regione, su base di
calendari differenti da quello umbro. Per Palazzo Donini "la
digitalizzazione del sistema di registrazione rappresenta un
passo significativo per l'ammodernamento del settore venatorio e
per una gestione più efficace e trasparente dei dati relativi
alla fauna selvatica".
Il calendario sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale
della Regione Umbria ed è considerato parte integrante del
percorso regionale di gestione selettiva del cinghiale, basato
su piani di abbattimento mirati e sostenibili, redatti dai
singoli Ambiti territoriali di caccia e approvati dal Servizio
regionale competente. Il prelievo mediante caccia di selezione
al cinghiale è autorizzato nei seguenti periodi dal primo giugno
2025 al 30 aprile 2026 per maschi e femmine di tutte le classi.
"Con l'approvazione del nuovo calendario per la caccia di
selezione al cinghiale - ha sottolineato Simona Meloni -
entriamo in una fase più avanzata della gestione faunistica in
Umbria, che guarda alla sostenibilità, alla coerenza normativa e
alla responsabilità. Il contenimento della popolazione di
cinghiali è oggi una necessità reale: per la sicurezza delle
persone, per la tutela dell'agricoltura e per la salvaguardia
dell'equilibrio ambientale. L'introduzione del tesserino
digitale obbligatorio per i cacciatori under 65 va in questa
direzione: digitalizzare significa rendere tracciabili,
controllabili e più efficienti le attività di prelievo
selettivo, anche nell'ottica di prevenzione dei danni alle
coltivazioni e di monitoraggio faunistico. Il calendario è
frutto di un confronto ampio e approfondito con la Consulta
faunistico venatoria e tiene conto delle osservazioni dei
territori, dei tecnici e delle associazioni coinvolte. Quella
sul cinghiale è una sfida complessa, che richiede equilibrio e
pragmatismo. Come Assessorato continueremo a lavorare per una
gestione coordinata, responsabile e condivisa, in grado di
proteggere le comunità, le attività produttive e il patrimonio
naturale dell'Umbria".
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