Ogni incontro manipolato fruttava ai tennisti corrotti tra i 30 e i 50mila euro: lo scrive il pm di Cremona Roberto Di Martino nell'avviso di chiusura indagini depositato lo scorso 11 dicembre e notificato agli indagati sulle presunte combine nel tennis, emerse dall'analisi dalle chat di alcuni dei soggetti coinvolti nel calcioscommesse.
Nell'avviso il pm - che ha avuto almeno due contatti con la Tennis integrity unit (Tiu) - parla di un'associazione impegnata, dal 2007 e fino al 2011, a "manipolare una pluralità di partite o d'incontri prevalentemente internazionali" per la quale rischiano il processo i tennisti italiani Daniele Bracciali e Potito Starace. Nelle carte dell'inchiesta vengono citati diversi nomi del tennis mondiale: da Novak Djokovic a Andy Murray, da Stan Wawrinka a Tommy Hass, da Florian Mayer a Janko Tipsarevic. Le indagini hanno anche accertato che Bracciali e Starace, pur senza riuscirci, avrebbero tentato di "reclutare" altri loro colleghi italiani, tra i quali Simone Bolelli, Filippo Volandri, Andrea Seppi, Mara Santangelo.
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