Il ripristino dell'universalità delle
Carte Cultura, interventi a favore delle librerie anche
attraverso un fondo di rotazione nazionale. Sono gli interventi
necessari al mantenimento del tessuto delle librerie italiane e
che il settore, anche alla luce dell'andamento del mercato che
ha visto una contrazione nei primi tre mesi dell'anno,
solleciterà al Salone del Libro di Torino al ministro della
Cultura.
"Domani pomeriggio al Salone di Torino incontrerò
pubblicamente il ministro Giuli al quale riporterò quelle che
sono le esigenze del comparto che rappresento", dice il
presidente dell'Associazione Librai Italiani, Ali, Paolo
Ambrosini in occasione della presentazione della terza edizione
del Festival della Lettura - Oltre il Confine che si terrà a
Villa del Bene di Volargne dal 30 maggio al 1 giugno.
"Ci sono due linee di azione che noi chiediamo al Ministero
di percorrere con più convinzione. Da un lato servono misure di
sostegno alla domanda, riaprendo le Carte Cultura ad una
universalità di beneficiari così com'era la 18 App. Dall'altro
servono degli interventi strutturali a sostegno della catena
delle librerie con strumenti che consentano alle aziende di
affrontare le grandi sfide che l'innovazione tecnologica, e non
solo l'intelligenza artificiale, pongono. Sono sfide che
necessitano di essere affrontate con gli investimenti
conseguenti. Chiediamo, inoltre, la dotazione di un fondo di
rotazione nazionale a sostegno di nuovi progetti di librerie o
rinnovo di librerie".
Ambrosini ha riportato i segnali sconfortanti per il settore
dell'inizio 2025: "I dati del mercato del primo trimestre
segnano una forte contrazione nell'acquisto di libri, meno 3,4%,
un dato che non si vedeva da anni. Questo dato cosa ci sta
dicendo? Ci sta dicendo che le librerie sono estremamente in
difficoltà, perché da un lato crescono quelle che sono le spese
fisse, locazioni, trasporti, energie a costo del personale,
dall'altro c'è la contrazione del fatturato. Ricordo per inciso
che il libro ha un prezzo imposto dal produttore, non è quindi
l'esercente che stabilisce il prezzo di vendita del bene".
Non solo. "Dall'altro lato - mette in guardia Ambrosini - la
grande innovazione che porterà, anzi che sta già portando,
l'intelligenza artificiale nel nostro mercato sconvolge tutti
quelli che sono gli equilibri e i funzionamenti delle filiere.
Per questo è opportuno che vi siano degli interventi a sostegno
di progetti, di chi vuole fare libreria o di chi libreria già la
fa ma la vuole innovare adattandola alle nuove esigenze del
consumo".
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