Scoperti in una
biblioteca privata di Marradi (Firenze) dei versi inediti fra
gli appunti chiosati da Dino Campagna (1885-1932) su un libro
con l'opera di Francois Villon, poeta francese del XV secolo.
Secondo il ricercatore Leonardo Chiari, vicepresidente del
Centro studi Campaniani: "si aprono nuove prospettive di
studio". "E' una scoperta eccezionale, che rende ancora più
forte il rapporto tra il nostro territorio e Dino Campana: si
pensava che la bibliografia del poeta fosse completa invece ci
riserva ancora sorprese e questo ritrovamento apre nuove
prospettive, proprio nel 140/o anniversario della sua nascita",
commentano il sindaco Tommaso Triberti e l'assessore alla
Cultura Maria Cristina Carratù. E' stata trovata copia delle
opere complete di François Villon, in una edizione del 1910 in
francese, annotata e postillata dal poeta di Marradi, contenente
suoi versi inediti. "Lo spoglio e l'analisi del materiale
richiederà mesi di lavoro - afferma Walter Scarpi, presidente
del Centro Studi - Ringraziamo il proprietario che gentilmente
si è già reso disponibile a collaborare ad un momento a Marradi
per valorizzare questa scoperta".
"Stavo facendo un'indagine su un passo dei Canti Orfici
della Verna che parla di Campigno e per ricostruire la genesi di
questo passo mi sono imbattuto in un appunto di Campana che
riproponeva un verso in francese di Villon, poeta del 1400
considerato uno dei primi poeti maledetti -racconta Chiari - Mi
sono messo a cercare da dove potesse aver preso questo testo e
con un incrocio di notizie ho rintracciato una biblioteca
privata, in cui effettivamente il proprietario, che ringrazio
per la disponibilità, ha trovato l'edizione del testo di Villon
che, come ipotizzato, è studiato e annotato da Campana. Il
libro, che evidentemente Campana si portava per i boschi del
Mugello, contiene bozze di versi campaniani già celebri, che ci
permettono di capirne la genesi e veri inediti".
"Di Campana c'è una bibliografia vastissima ma nessuno ha
mai messo a confronto Campana e Villon - aggiunge -, è una
scoperta interessante perché si vede come lavorava, come si
confrontava con i poeti e i grandi della tradizione, si entra
nell'officina poetica di Campana. E ci sono già altri filoni da
seguire, che potrebbero portare a nuove scoperte".
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