(di Francesco De Filippo)
SAMUELE IAQUINTO E GIULIANO
TORRENGO, 'FILOSOFIA DEL FUTURO. UN'INTRODUZIONE' (Raffaello
Cortina Editore, pag.171; 17 euro)
Il presente avanza secondo l'idea che il tempo scorra, dunque
che sia composto da un passato, ormai inaccessibile, e da un
futuro, che può essere condizionato dalle nostre scelte (del
presente). E' il concetto comune del tempo sul quale Iaquinto e
Torrengo si sono interrogati da un punto di vista filosofico per
aumentare la comprensione profonda del futuro, e più in generale
del tempo. Filosofia più che fisica, cui di diritto spetterebbe
la speculazione intorno al tempo.
Ma questo assunto che può sembrarci così scontato e semplice
schiude inquietanti interrogativi: siamo sicuri che il futuro
non sia già scritto? Oppure che risieda nient'altro che in una
ristretta gamma di possibilità alternative?
Qualcosa tuttavia sta cambiando nelle discipline in questi
anni e i due autori lo segnalano: se filosofia e fisica
dialogano, nuove scoperte da parte di quest'ultima potrebbero
imporre radicali revisioni del nostro modo di pensare al tempo.
Per meglio analizzarlo, si pongono i cosiddetti 'esperimenti
mentali', che prendono in esame circostanze alternative a quelle
comuni nel tentativo di ampliare la comprensione di un dato
fenomeno o evento, appunto.
Così il filosofo Derek Parfit ipotizza che un giorno dobbiamo
andare su Marte, pianeta dove siamo già stati in passato ma che
abbiamo raggiunto sempre e solo con navicelle spaziali. Stavolta
invece si verrà teletrasportati: uno scanner ci disintegrerà per
poi ricomporci sul pianeta di destinazione. Il sistema funziona
e noi ci ritroviamo su Marte. Il quesito posto è: siamo la
persona che è sopravvissuta al teletrasporto oppure ne siamo
un'altra ricreata che crede di essere noi, seppur identica a
noi?
Siamo sempre nell'ambito della filosofia, ma ci sono anche
esperimenti mentali tratti dalla fisica, come quello che
discende dalla teoria della relatività speciale secondo la quale
il tempo rallenta a mano a mano che ci si avvicina alla velocità
della luce. E' questo: supponiamo di avere una sorella gemella,
questa subito dopo la nascita viene fatta salire a bordo di una
navicella che viaggia quasi alla velocità della luce e spedita
nello spazio. Quando torna, è molto più giovane di noi. E' un
esperimento che forza la nostra immagine intuitiva del mondo,
secondo cui il tempo scorrerebbe ovunque alla stessa velocità.
Il libro sviscera l'argomento tempo da diversi punti di
vista: dunque affronta gli interrogativi sollevati da
metafisica, logica, etica, psicologia, economia, soffermandosi
inoltre sul dibattito filosofico contemporaneo sui viaggi nel
tempo.
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