Coinvolge una donna su 10 in età
fertile e spesso viene diagnosticata tardivamente. Per
diffondere la conoscenza sull'endometriosi e stimolare
investimenti di aziende sulla ricerca, Rotary Club Cagliari nord
guidata da Claudia Rabellino e l'Università del capoluogo, sono
scesi in campo per un impegno di sensibilizzazione.
Ora la rete solidale si allarga e coinvolge la delegazione
sarda di Aidda e il gruppo Forte Village. Nuovi partner
strategici impegnati nella raccolta fondi per l'acquisto di un
ecografo di ultima generazione in favore della clinica di
Ostetrica e Ginecologica dell'Aou. Tra gli alleati, Giulia
Giornaliste Sardegna, l'associazione fondata e guidata da Susi
Ronchi, in prima linea per sostenere anche nel campo della
medicina un approccio libero dagli stereotipi di genere.
A palazzo Doglio questa mattina, è stata annunciata anche la
nomina di Stefano Angioni, responsabile del centro Endometriosi
dell'Aou di Cagliari, unico sardo in un team di dieci esperti
del Tavolo Tecnico dedicato allo studio e alla ricerca in tema
di dolore pelvico cronico, in particolare l'endometriosi,
istituito presso il ministero della Salute.
"L'endometriosi è associata ad infertilità nel 30-50 dei casi
e tra le donne che non riescono ad avere figli è presente nel
20-40 dei casi. Un dato da tenere in considerazione in un' Isola
- sottolinea Angioni - che detiene il record di denatalità in
Italia e ha il tasso di fecondità più basso d'Europa e tra i più
bassi nel mondo. Quindi il trattamento di questa patologia deve
essere portato avanti nei centri di riferimento qualificati,
perché hanno i migliori risultati sulla fertilità".
Claudia Rabellino ha quindi spiegato: "i dati ci dicono che
investire sulla salute femminile significa moltiplicare i
benefici per le famiglie e la comunità. Il periodo Covid ci ha
dimostrato la centralità delle donne nel tenere in piedi il
sistema, citando un proverbio africano possiamo sostenere che
'se le donne abbassano le braccia, il cielo cade'". La salute e
il ruolo dei media. Per Susi Ronchi, "una corretta e costante
informazione sull'endometriosi è necessaria per far emergere
questa malattia dall'ombra della sottovalutazione e da una
inadeguata conoscenza. Il difficile e complesso percorso di
accertamento della patologia ha un impatto negativo nella vita
delle donne che ne soffrono e alla lunga può causare gravi
discriminazioni, anche in ambito lavorativo".
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