Si sono svolte a Kiev le celebrazioni
per l'anniversario della fondazione della Repubblica italiana,
promosse dall'Ambasciata d'Italia, con il supporto dell'Istituto
di Cultura e dell'Ice, come segno di vicinanza all'Ucraina ed ai
connazionali che attualmente operano e vivono nel Paese.
"Siamo al fianco di un Paese che combatte una dura battaglia
per la difesa del valore della libertà e della propria identità
nazionale e continueremo a dare il nostro sostegno a 360 gradi
per tutto il tempo necessario al raggiungimento di una pace
giusta e sostenibile", ha scandito l'ambasciatore Pier Francesco
Zazo.
Nel suo saluto, l'ambasciatore ha sottolineato come l'Ucraina
costituisca un tema prioritario della presidenza italiana del
G7, ricordando come il primo summit dei leader sia stato
convocato dalla presidente Meloni proprio da Kiev, nel secondo
anniversario dell'inizio dell'aggressione russa, e come il
presidente Zelensky sia invitato al prossimo vertice di Borgo
Egnazia.
Il capo missione ha altresì valorizzato l'appoggio italiano alla Formula di pace ucraina, pienamente in linea con la Carta delle Nazioni Unite ed i principi del diritto internazionale, auspicando che il prossimo vertice di pace in Svizzera possa vedere il maggior coinvolgimento possibile di Paesi da tutto il mondo.
Infine, l'ambasciatore ha ricordato che
l'Italia ospiterà la Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina
del 2025, a testimonianza di un impegno di lungo periodo del
nostro Paese per la ripresa economica ucraina.
Hanno partecipato all'evento numerose personalità ucraine dal
governo, dal Parlamento, dal mondo imprenditoriale, accademico e
del giornalismo, oltre ad ambasciatori stranieri accreditati a
Kiev. In considerazione del rischio di attacchi aerei, per
garantire la sicurezza dei partecipanti, le celebrazioni si sono
svolte in ambienti sotterranei.
Nei giorni scorsi la sede diplomatica italiana, in
collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura e l'Ambasciata
della Repubblica Argentina, ha organizzato presso il
Conservatorio di Kiev un'esibizione del compositore e musicista
Mario Stefano Pietrodarchi, il quale con un quintetto ha
eseguito musiche di Ennio Morricone, Nino Rota e Astor Piazzolla
- quest'ultimo argentino di origini italiane.
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