"Dal primo gennaio migliaia di
amministrazioni ed enti pubblici, dai comuni alle scuole, si
trovano nell'impossibilità di procedere ad acquisti di piccola
entità perché è stato loro imposto di utilizzare, come per i
contratti di grandi dimensioni, il cosiddetto CIG (Codice
Identificativo di Gara) invece dello SmartCIG che si otteneva
attraverso una procedura semplificata ed enormemente più
economica. La digitalizzazione, opportuna e necessaria, non può
produrre come risultato una netta diminuzione dell'efficacia,
efficienza ed economicità dell'azione della pubblica
amministrazione ma al contrario deve ridurre gli oneri
burocratici e velocizzare le procedure. Abbiamo presentato
un'interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti per sapere quali provvedimenti intenda assumere,
d'intesa con ANAC, per risolvere questo caos evitabile e se non
ritenga utile, come sollecitato più volte dalle associazioni del
piccoli comuni e dei comuni montani, reintrodurre lo SmartCig
almeno per gli acquisti inferiori almeno ai 5000 euro". Lo
dichiarano il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova, e
Mauro Del Barba, deputato di Italia Viva.
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