(di Daniela Giammusso)
Il modo migliore per entrare in
contatto con la cultura di un territorio? Scoprirlo dalle parole
e con gli occhi di chi in quel luogo vive ogni giorno. E che
meglio può raccontarne bellezze ed eccellenze. Nasce così la
campagna Made in Italy, progetto Airbnb in partnership con la
Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e
media impresa e il patrocinio del ministero del Turismo,
presentato nel corso dell'evento Dalla tradizione al turismo: il
nuovo volto dei distretti del Made in Italy. Obbiettivo del
progetto, promuovere l'artigianato italiano ai viaggiatori di
tutto il mondo attraverso la rete degli host, che ne diventano
così i più entusiasti ambasciatori. Al centro, tre distretti di
eccellenza: in Veneto, l'oro di Vicenza, in Toscana l'alabastro
di Volterra (PI) e in Sicilia la ceramica di Caltagirone (CT).
"Un'iniziativa significativa - commenta il ministro delle
Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso - proprio per gli
obiettivi che si pone: destagionalizzare e decentrare i flussi
turistici. Siamo tutti consapevoli - dice - che il primo motivo
per cui un turista viene nel nostro Paese è la sua storia, la
sua arte. Il secondo, i suoi prodotti. Il primo motivo per cui
un turista straniero invece torna è proprio il prodotto
italiano, quello che facciamo oggi, che sia enogastronomico o di
artigianato. Questa - aggiunge - è anche la via che stiamo
incrementando con il Consiglio di competitività" e
"l'approvazione del nuovo regolamento che consente le
Denominazioni di origine anche per prodotti artigianali e
industriali".
A confermare l'importanza degli host in questa "narrazione di
territorio e di saperi che si tramandano di generazione in
generazione", aggiunge Valentina Reino, Head of public policy &
campaign di Airbnb Italia, "sono anche i dati: il 40% degli
ospiti che hanno prenotato sulla piattaforma negli ultimi 12
mesi hanno ricevuto consigli dagli host su mete locali e poche
note. E il 50% di questi ha visitato almeno uno dei luoghi
suggeriti". E con "45 host club sparsi in Italia" si può parlare
di un vero piccolo esercito di sostenitori del nostro
territorio. Molti hanno fatto dei consigli su posti imperdibili
e attività tipiche addirittura un punto di forza della propria
ospitalità, offrendo un'esperienza di turismo profondamente
locale e autentica. Non a caso, aggiunge il presidente nazionale
Cna Turismo e commercio, Marco Misischia, "da oltre dieci anni
sosteniamo il turismo esperienziale. Il traguardo per noi più
importante - dice - è renderlo noto in Italia e nel mondo, per
destagionalizzare e diffondere i flussi, ma anche per la
possibilità di vendere i prodotti che gli artigiani producono".
Tra le iniziative previste dal progetto Made in Italy c'è
dunque una pagina dedicata in italiano e inglese, che racconta
l'artigianato di ciascun distretto e i principali monumenti
della città; webinar informativi e materiali per gli host; oltre
a una copertura mediatica a supporto. Ma anche la distribuzione
agli host club vicini ai distretti scelti di mappe digitali,
manifesti e contatti degli artigiani per andare alla scoperta
del valore unico delle loro produzioni. Dopo l'incubo pandemia,
"il 2023 del turismo sta proseguendo in un trend di crescita a
doppia cifra e l'Italia va meglio dei principali Paesi europei",
assicura Giacomo Trovato, country manager Airbnb Italia e Sud
Est Europa. A scorporare i numeri, però, "il tasso di crescita
dei piccoli centri negli ultimi quattro anni è il doppio delle
grandi città", ma con "un tasso di occupazione delle case nei
grandi centri che è il doppio dei piccoli Questo vuol dire che
esistono ancora enormi potenzialità da coltivare".
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