Le tecnologie hanno un peso sempre
maggiore nel comparot bancario "ma il futuro del lavoro in banca
vedrà sempre al centro le persone". Lo afferma Salvatore Poloni,
responsabile del Comitato Affari Sindacali e del Lavoro dell'Abi
all'Hr Forum. "La sfida delle nuove tecnologie parte da lontano
e certamente il covid è stato un acceleratore. Abbiamo
registrato tutta una serie di comportamenti che sono cambiati
nel tempo, si sono consolidati e soprattutto nelle fasi di
lockdown ci sono stati dei picchi. Un contesto molto evoluto di
cui dobbiamo tenere conto, ma sarebbe un errore considerare la
tecnologia un fine. La tecnologia è un mezzo mentre il fine, chi
fa le cose, chi eroga i servizi, chi parla con i clienti, magari
anche utilizzando le tecnologie, sono sempre le persone".
"Certamente - ha conclusoi - le competenze digitali devono
aumentare, ma non bisogna trascurare le cosiddette soft skills,
le competenze relazionali, che sono proprie delle persone nella
loro innata capacità di interazione per comprendere i clienti e
costruire un rapporto di fiducia".
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