Emergenza caro bollette in
Sicilia. Confcommercio Sicilia punta l'attenzione sulla crisi
che si abbatterà nei prossimi mesi sulle imprese siciliane e
decine di migliaia di famiglie della nostra isola. E' stato
predisposto un documento che è stato inviato questa mattina
dalla sede di Palermo della federazione di categoria ai vertici
nazionali di Confcommercio per annunciare l'avvio di una azione
di mobilitazione su vasta scala. "Le piccole e medie imprese dei
nostri comparti - è scritto nel documento firmato dal presidente
regionale Gianluca Manenti che ha ottenuto in proposito l'avallo
della Giunta siciliana - si trovano schiacciate da costi
divenuti insostenibili per l'approvvigionamento di materie prime
e di energia. Tutto ciò produce effetti a cascata terribilmente
negativi sull'economia e la società siciliane. Come federazione
di categoria operante sul territorio siciliano, paventiamo la
conclusione dell'attività di centinaia e centinaia di realtà con
conseguenti sospensioni dal lavoro o licenziamenti per migliaia
di lavoratori. Ma non solo. E' incombente il rischio di
precipitare in condizioni di povertà relativa per quasi un
quarto della popolazione. Un problema che naturalmente riguarda
l'intero Paese ma che in Sicilia è aggravato dal fatto di
partire già da una condizione di svantaggio".
"Purtroppo - è spiegato ancora - le misure finora adottate si
sono rivelate insufficienti a fronteggiare una situazione che
appare in peggioramento; e alcune evidenziano problemi di
attuazione da correggere urgentemente, come la tassazione dei
superprofitti delle imprese produttrici e fornitrici di beni
energetici, mentre resta sullo sfondo il piano di emergenza
energetica per il prossimo inverno, con ipotesi di razionamento
del gas malgrado le direttive sul risparmio dei consumi
energetici. Intendiamo dare un segnale forte. Magari "fermando"
per un giorno intero la Sicilia. Chiederemo un confronto
immediato e risolutivo sulla crisi dell'energia. Non è possibile
attendere oltre. Più giorni passano, più attività
imprenditoriali si perdono. E non lo possiamo consentire".
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