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Parola, Spazio, Suono libro sul compositore Adriano Guarnieri

Parola, Spazio, Suono libro sul compositore Adriano Guarnieri

Presentazione a Bologna il 17 ottobre

BOLOGNA, 14 ottobre 2023, 13:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Adriano Guarnieri rappresenta ormai da quasi un quarantennio una delle massime figure della musica contemporanea non solo italiana: i suoi lavori rappresentano una delle più seducenti ipotesi di rinnovamento e attualizzazione dell'opera lirica. Un teatro onirico e visionario, simbolico e insieme evocativo a partire da quel Trionfo della notte dedicato a Pier Paolo Pasolini (Premio Abbiati della critica italiana del 1987), passando per "Lo stridere luttuoso degli acciai" (2014), in ricordo della strage alla ThyssenKrupp di Torino, fino all'Infinita tenebra di luce del 2018. L'analisi sull'opera del settantaseienne compositore di Mantova, ma bolognese fin dagli anni della formazione con Tito Gotti e Giacomo Manzoni, è minuziosamente analizzata sul libro di Roberto Favaro "Parola, Spazio, Suono - Il teatro musicale di Adriano Guarnieri" edito da Marsilio che verrà presentato il 17 ottobre, alle 17, nella Sala Mozart dell'Accademia Filarmonica di Bologna dal musicologo Piero Mioli in dialogo con lo stesso Guarnieri.
    La presentazione del volume prevede un momento di dibattito col pubblico e l'esecuzione del brano "Il tempo del cantare" per flauto, ottavino, e live electronics con la flautista Giulia Biffi. "Un lusso meritato. Nel panorama italiano dell'ultimo Novecento e del primo Duemila - dichiara il professor Mioli - se c'è un drammaturgo musicale che si merita una monografia specifica questo è proprio Adriano Guarnieri (il discorso ha senso perché gli stessi grandi degli anni Venti non sono tutti così 'fortunati'). Il percorso melodrammatico di Adriano Guarnieri non ha mai conosciuto soste, in particolare lasciando spiccare la passione per il personaggio di Medea, visitato e rivisitato più volte. Singolare l'approccio di Favaro, che onora il sottotitolo del libro trattando le diverse opere sotto il profilo prima della parola (di Pasolini, Poliziano, Euripide, Dante) e poi dello spazio (uno spazio sonoro per un suono spaziante, ma sempre interiore e immaginario). Pronto il riferimento al suono; e interessantissime quelle forme di suono che sono arie, ariosi, concertati, duetti, fino alla forma-canzone. Cui seguono polifonie, note perno, vortici di suono".
   

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