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De Keersmaeker con Mriziga, un'ode alla Natura

De Keersmaeker con Mriziga, un'ode alla Natura

Ad Equilibrio la coreografia porta Vivaldi sulla crisi climatica

ROMA, 21 febbraio 2025, 18:23

Redazione ANSA

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Una luce intermittente rompe il buio, il silenzio, il vuoto del palco. Si fa doppia e poi si moltiplica, ossessiva e disturbante. Poi dal buio compare l'essere, la natura nella sua regale imponenza. Inizia la danza.
    Va in scena lo stupore, la grazia, la geometrica ed astratta perfezione. Inizia il "Cimento dell'Armonia e dell'Inventione", si avvia il miracolo del circolo virtuoso delle stagioni, con il suo delicato equilibrio ormai minacciato nella sua stessa essenza.
    Il suo inno, incarnato dalla più nota ed iconica composizione di Vivaldi, è l'oggetto dell'esplorazione di Anne Teresa De Keersmaeker, icona della danza contemporanea mondiale, e di Radouan Mriziga che firmano questo lavoro coreografico sorretto da una interpretazione della composizione barocca ad opera della virtuosa violinista e collaboratrice di lunga data di Rosas, Amandine Beyer e del suo ensemble Gli Incogniti.
    Il loro lavoro, andato in scena a Roma per il festival di danza contemporanea Equilibrio, è un lavoro di contemplazione della natura, di esplorazione dei suoi modelli, di stupore e, allo stesso tempo, di riflessione sulla violenza inferta dall'umanità al suo stesso ventre. Sul palco il creato diventa un Eden o un Olimpo in cui si alternano soli crepuscolari e gelide lande, dove si aggirano creature smarrite e in cui risuonano sospiri e ululati, nitriti e battiti d' ali. Il loro passo, quello dei quattro danzatori, vorrebbe seguire la circolarità del tempo ma è catturato da spinte centrifughe, da linearità interrotte e si fa complice della decostruzione di una musica familiare.
    Abbiamo ancora "le quattro stagioni"? Si chiedono De Keersmaeker e Mriziga, che hanno già collaborato a 3ird5 @ W9rk (2020) dove hanno già condiviso l' interesse per l'osservazione della natura, della geometria e dell'astrazione oltre che la preoccupazione per il nostro rapporto mutevole con la natura.
    Contemplare le quattro stagioni della natura e la natura di questa composizione musicale, ritornare al nucleo, alla struttura della composizione di Vivaldi e alle numerose associazioni ed emozioni che evoca, è anche questo un modo per suonare l'allarme sull'incombente crisi climatica.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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