Gian Marco Griffi, autore rivelazione
nel 2023, approda a Einaudi Stile Libero con il suo nuovo
romanzo che sarà in libreria a giugno 2025.
Dal titolo provvisorio Digressione, è un romanzo di formazione e
di avventura dove la Storia ha preso, o può prendere, percorsi
diversi da quelli che conosciamo. Due i protagonisti:
l'astigiano Arturo Saragat, la cui vita è distrutta dal senso di
colpa per aver commesso un atto
di bullismo; e un vecchio, strano libro che ha il potere di
diventare un'ossessione per chiunque lo possieda e su cui i
tanti proprietari hanno lasciato annotazioni o tracce del loro
passaggio.
L'impressione per chi legge è quella di incrociare un'astronave
che viene dal futuro, o forse dal passato più audace della
letteratura. Di entrare in uno spazio narrativo in cui vivere
un'esperienza immersiva, capace di sorprendere. La nostra epoca
è raccontata in controluce, senza ricorrere al commento diretto,
ma attraverso la potenza della costruzione, dell'accumulo, delle
digressioni.
"Il nuovo romanzo di Gian Marco Griffi è una sterminata nota a
piè di pagina che rielabora luoghi cari al postmoderno: la
citazione, l'epica, l'ironia come chiave di una rilettura
allucinata della Storia. E disegna veri e propri labirinti al
cui termine si spalanca una visione più ampia, a volte
inammissibile, del nostro presente" dice Paolo Repetti,
direttore di Einaudi Stile Libero.
Nel 2023, Griffi con il suo Ferrovie del Messico (Laurana
Editore) è stato candidato al Premio Strega e ha vinto, fra gli
altri, il Premio Libro dell'anno di Fahrenheit e il Premio
Mastercard Letteratura. In Germania, uno dei Paesi in cui è
stato tradotto, lo hanno definito "il più importante romanzo
italiano dai tempi de Il nome della rosa" e hanno accostato
Griffi a David Foster Wallace e Roberto Bolaño.
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