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Figli di Pierina, 'non usate viso di mamma per altri scopi'

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Figli di Pierina, 'non usate viso di mamma per altri scopi'

I parenti della donna uccisa contro locandina dei senegalesi

BOLOGNA, 15 maggio 2025, 14:00

Redazione ANSA

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"Non usate il viso di nostra madre, vittima di omicidio, per i vostri scopi". Lo chiedono i figli di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni, assassinata a Rimini la notte del 3 settembre nel garage di via del Ciclamino, esterrefatti, turbati e addolorati avendo visto la locandina che annuncia una manifestazione in programma sabato prossimo a Rimini, organizzata dalla comunità senegalese con circa 500 persone attese, a favore dell'unico indagato per l'omicidio.
    Nella prima locandina della manifestazione (a quanto pare gli organizzatori poi l'hanno modificata), appariva il volto di Pierina, in un fotomontaggio al fianco di quello di Louis Dassilva, il senegalese di 35 anni detenuto ai Casetti dal 16 luglio del 2024. A Dassilva la Procura della Repubblica, che lo ritiene l'unico responsabile dell'omicidio di Pierina, ha appena notificato la conclusione indagine contestando anche la premeditazione. Al fine di non vedere più "sfruttato" il volto della propria madre assassinata, i figli di Pierina si sono rivolti ai legali Monica e Marco Lunedei.
    "Gli eredi della vittima hanno diffidato e procederanno giudizialmente in ogni sede contro coloro che si stanno servendo con finalità speculative dell'immagine della madre barbaramente uccisa - si legge in una nota dei legali Lunedei - millantando non meglio precisate ricerche di presunte (quanto assurde) verità. Della ricerca della verità si sono occupate e continueranno ad occuparsi la Procura competente e le Istituzioni a ciò preposte. Con particolare riferimento ad una locandina circolata nei giorni scorsi, in particolare, la famiglia non intende assolutamente permettere che l'immagine della madre venga affiancata proprio a quella dell'unica persona indagata e gravemente indiziata per il suo omicidio", concludono i Lunedei.
   

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