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I gelati nelle basi Usa in Italia, per la Cassazione l'Iva va pagata

I gelati nelle basi Usa in Italia, per la Cassazione l'Iva va pagata

Il caso a Vicenza, 'coppette e dolci non funzionali alla difesa'

VICENZA, 29 aprile 2025, 19:30

Redazione ANSA

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gelato - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Anche gli acquisti di gelati e brioche da parte dei soldati americani di stanza nelle basi Usa in Italia, se forniti da aziende del Paese, devono concorrere al pagamento dell'Iva. Lo ha stabilito una sentenza della Cassazione, che accogliendo un ricorso dell'Agenzia delle Entrate verso due ex soci della vicentina 'Gnam Gnam', ha sentenziato che gelati e dolci venduti nelle basi italiane dell'Us Army nulla c'entrano con i fini istituzionali della difesa, e vanno assoggettati all'imposta sul valore aggiunto.

    La vicenda risale al periodo 2008-2011, quando la 'Gnam Gnam' vendeva gelati e prodotti di pasticceria alla base militare americana Ederle. Le fatture emesse in quei quattro anni con il regime di 'non imponibilità Iva' avevano portato ad un controllo della Guardia di Finanza e da qui al contenzioso tra la piccola azienda e l'Agenzia delle entrate. Dopo il primo ricorso di due ex soci della società accolto dalla Commissione tributaria di Vicenza, c'era stato il contro-ricorso dell'ufficio dello Stato, respinto anch'esso dall'ufficio fiscale regionale. Così si è arrivati in Cassazione e qui i supremi giudici hanno stabilito che gelati e dolci non hanno a che vedere con le attività istituzionali di una base della Nato.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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