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Convegno ‘Gli organi di garanzia nella Regione Veneto’ presso il Museo del Novecento a Mestre

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Convegno ‘Gli organi di garanzia nella Regione Veneto’ presso il Museo del Novecento a Mestre

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

14 aprile 2025, 14:06

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO


(Arv) Venezia 14 apr. 2025 - Si è tenuto oggi a Mestre, presso M9, il Museo del Novecento, auditorium ‘Cesare De Michelis’, il Convegno 'Gli Organi di Garanzia nella Regione Veneto', frutto della collaborazione tra Garante regionale dei diritti della persona, Consiglio regionale del Veneto e Corecom Veneto, che ha visto i contributi di qualificati relatori, che hanno approfondito molteplici tematiche legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone.
I lavori sono stati moderati dal Segretario Generale del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Valente, il quale, nel corso della sua ultratrentennale carriera in seno all’Assemblea legislativa veneta, ha maturato una profonda esperienza relativa all’attività svolta dagli Organi regionali di Garanzia, “veri pilastri per la tutela dei diritti fondamentali delle persone in vari ambiti della vita sociale. Ricordo che la necessità di istituire tali Organi è sempre stata presente nella mente del legislatore regionale, fin dal varo del primo Statuto. E rammento che il Veneto è stata la prima regione italiana a istituire, con Legge n. 42 del 1988, il pubblico tutore dei minori. L’altra importantissima figura del Difensore civico è stata istituita con Legge n. 28 del 1988”.
Il Segretario Generale ha poi riassunto le finalità dei lavori odierni, “riflettere sull’attualità dell’impegno profuso dagli Organi regionali di garanzia e, in particolare, dal Garante regionale dei diritti della persona, in una società che è in rapida trasformazione e che presenta necessità sempre nuove”.
Roberto Valente ha infine ringraziato la dottoressa Mirella Gallinaro, già Garante regionale dei Diritti della persona, per la professionalità e l’impegno profusi in tanti anni al servizio delle istituzioni.

Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha portato i saluti istituzionali, ringraziando innanzitutto “la dottoressa Serena Bortolucci, direttrice del Museo M9, e tutti i suoi collaboratori che oggi ci ospitano in questo spazio emblematico”.
Ciambetti ha poi evidenziato che “il convegno, voluto dal Consiglio regionale, dal Corecom del Veneto e dal Garante regionale dei diritti della persona, rappresenta un momento di rigenerazione e costruzione di un futuro partecipato, cosa di cui tutti sentiamo la necessità. Qui, nel museo che narra la storia del Novecento, voglio ribadire che ancora oggi abbiamo bisogno della luce dell'intelligenza che metta in fuga le tenebre dell'ignoranza, di una cultura della legalità e della difesa dei diritti del cittadino”.
L’avvocato Mario Caramel, Garante regionale dei diritti della persona, ha ricordato che “il Garante è un soggetto indipendente, terzo, autonomo, incardinato in seno al Consiglio regionale del Veneto, che si avvale di una struttura fornita dal Consiglio. Riassume tre funzioni: quella del difensore civico, ovvero di colui che è chiamato a difendere il cittadino dagli abusi della Pubblica Amministrazione e dei gestori di pubblici servizi; quella del Tutore dell’infanzia e dell’adolescenza, che difende e promuove i diritti dei minori; quella del Garante delle persone limitate nella loro libertà personale”.
“Ritengo estremamente importante che i cittadini conoscano queste opportunità – ha sottolineato il Garante - C’è un unico filo conduttore che lega assieme queste tre funzioni riassunte nella figura del Garante regionale dei diritti della persona: potersi rivolgere, in via amministrativa, a una Autorità di garanzia competente e in grado di interloquire con le diverse amministrazioni per risolvere i problemi dei cittadini, senza che gli stessi siano costretti a sostenere spese in avvocati o patrocini legali”.
Il Presidente del Corecom Veneto, l’avvocato Marco Mazzoni Nicoletti, ha spiegato che “il Corecom è l’ente regionale di garanzia nel settore delle comunicazioni. Svolge importantissime funzioni delegate da Agcom, l’Autorità centrale di garanzia nelle comunicazioni, e funzioni proprie, attribuite dalla Legge istitutiva, la n. 18 del 2001. In particolare, ricordo l’attività di conciliazione e definizione delle controversie in materia di telefonia, che per il cittadino rappresenta un servizio completamente gratuito. Attraverso la piattaforma ConciliaWeb, nel 2024, l’attività di gestione delle controversie ha ‘restituito’ agli utenti che si sono rivolti a noi circa 1,13 milioni di euro. Senza dimenticare il ruolo di vigilanza e monitoraggio svolto dal Corecom durante il periodo di par condicio elettorale. Ma pongo soprattutto l’accento sulla ‘Media Education’, per un utilizzo di internet responsabile e consapevole da parte dei giovani. I dati in nostro possesso, afferenti all’anno scolastico 2022/2023, attestano purtroppo come un ragazzo su tre sia stato vittima di cyberbullismo: numeri assolutamente allarmanti e preoccupanti che ci spingono a esercitare questa particolare funzione con ancora più energia e determinazione. Ma è anche fondamentale il ruolo svoto da docenti e genitori”.
L’avvocato Mazzoni ha infine sottolineato il prezioso apporto garantito dal Vicepresidente del Corecom Fabrizio Comenicini e dai componenti Enrico Beda, Edoardo Figoli e Stefano Rasulo.

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