E' dedicata al pilota biellese
Carlo Felice Trossi la mostra al Museo Nazionale
dell'Automobile: documenti, fotografie e cimeli raccontano la
carriera sportiva, la cultura meccanica e la produzione
progettuale. In esposizione dieci veicoli, tra i quali l'Alfa
Romeo 8C 2300 Zagato - con la quale Trossi arrivò secondo alla
sua prima Mille Miglia nel 1932 - e la Monaco Trossi che, con il
suo design e il motore radiale a 16 cilindri montato
anteriormente, ricorda un piccolo velivolo senza ali.
La mostra 'Carlo Felice Trossi. Eroe incompiuto' è curata
dallo storico e saggista Giordano Bruno Guerri, con la direzione
artistica di Maurizio Cilli, il contributo di Francesco Foppiano
per le sezioni dedicate alla nautica e all'aeronautica e di
Ilaria Pani e Davide Lorenzone, rispettivamente responsabile del
Centro di Documentazione e del Centro di Conservazione e
Restauro del Mauto. L'esposizione si snoda lungo un percorso che
riunisce automobili, aerei, imbarcazioni, testimonianze
fotografiche, disegni e una grande quantità di cimeli che
raccontano, nel loro complesso, non solo il grande pilota ma un
protagonista del suo tempo, capace di incarnare l'eleganza, la
libertà e l'intelligenza in un periodo di delicati equilibri
politici, sociali e culturali. La mostra sarà aperta al pubblico
fino al 28 settembre.
"Con una vasta selezione di materiali e vetture iconiche,
la mostra si iscrive nel solco di una programmazione che ha
messo l'automobile al centro di una riflessione
transdiscipilinare, per raccontare le vite di uomini e donne
straordinari, abbracciando la storia moderna e contemporanea.
Un allestimento concepito su più livelli con un rigore formale
pensato per valorizzare le opere esposte e restituire le imprese
di un intrepido intellettuale in un ventennio complesso,
attraverso un percorso interessante ed emozionante al tempo
stesso" sottolinea Lorenza Bravetta, direttore del Mauto. "Ha
lasciato pochissime memorie di sé oltre a quelle originate dalle
corse, e bisogna ricorrere alla ricostruzione dei tempi, della
sua terra e di un carattere elitario, per capirlo. Tre uomini
furono determinanti per lo sviluppo automobilistico del primo
novecento, per il gusto della velocità e per lo stile che
influenzerà Trossi: Giovanni Agnelli, Filippo Tommaso Marinetti
e Gabriele d'Annunzio" spiega Giordano Bruno Guerri.
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