Esiste una correlazione genetica tra un recettore dell'olfatto, la percezione della cannella e il senso di piacevolezza per i vini rossi che contengono cinnamaldeide, la sostanza che dà origine a sentori di cannella.
E saperlo rappresenta un passo avanti nella comprensione di come
gli esseri umani recepiscono gli odori, con potenziali sviluppi
per la diagnosi delle malattie neurodegenerative.
A scoprire la
correlazione è stato, per la prima volta, uno studio guidato
dall'Università di Trieste in collaborazione con l'Ircss Burlo
Garofolo, pubblicato su Food, Quality & Preference di Elsevier,
editore mondiale medico e scientifico, nella newsletter
periodica.
Lo ha reso noto il coordinatore del team di ricerca, Paolo
Gasparini, ordinario di genetica medica all'Università di
Trieste, responsabile del servizio di genetica medica e
direttore del dipartimento dei servizi di diagnostica avanzata
presso l'Ircss Burlo Garofolo (Trieste), che da anni studia la
genetica degli organi di senso.
"Che un individuo apprezzi o meno il gusto amaro dipende, ad
esempio, dalla genetica - spiega il docente - e capire come il
sistema olfattivo rileva gli odori e traduce le loro
caratteristiche in informazioni percettive è fondamentale, e
potrebbe avere implicazioni come bio-marcatore di malattie
neurodegenerative, come Parkinson e Alzheimer".
Nello studio dell'Università di Trieste e Ircss Burlo
Garofolo, che ha interessato un campione di 2.374 individui
italiani provenienti da piccole comunità geograficamente isolate
dove è presente una certa omogeneità genetica, viene descritta
un'associazione significativa tra il riconoscimento degli odori
della cannella e la variante 'rs317787', situata in un gruppo di
geni di recettori olfattivi. "Sulla base di questi dati - ha
riferito Gasparini - i ricercatori hanno replicato l'effetto
della stessa variante sull'identificazione degli odori della
cannella ed è stata esaminata ogni possibile associazione con il
gradimento del vino, che quando invecchiato in botti di legno è
caratterizzato da aromi di cannella. L'analisi dei risultati -
ha concluso - ha confermato che l'allele rs317787-T è associato
a una migliore identificazione della cannella e, allo stesso
tempo, a un maggiore gusto per il vino rosso".
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