Due infermiere cristiane di
Faisalabad, città del Punjab pakistano, sono accusate di aver
compiuto vilipendio al Corano e sono accusate di "blasfemia",
per la quale si rischia anche la pena di morte.
Il caso è stato registrato su istanza presentata dal
sovrintendente medico Dr. Mirza Mohammad Ali dell'ospedale
civile di Faisalabad. Secondo il denunciante due infermiere
cristiane Mariam Lal e Navish Arooj hanno rimosso e strappato da
un armadio un adesivo che conteneva versi del Sacro Corano. Nel
parapiglia scatenatosi in ospedale, alla notizia, uno dei
ragazzi del reparto, Muhammad Waqas, ha tentato di uccidere
l'infermiera cristiana Maryam con un coltello, ma Maryam si è
solo ferita al braccio. Ora entrambe le infermiere sono sotto la
custodia della polizia.
Kashif Aslam, coordinatore del programmi nella Commissione
nazionale per la Giustizia e la pace, dei Vescovi del Pakistan,
parlando a Fides, sottolinea : "E' un'altra falsa accusa contro
le donne cristiane; c'è una questione personale tra i membri
dello staff che deve essere scoperta nell'inchiesta. I fedeli
cristiani hanno profonda sensibilità su questi temi , e inoltre
viene insegnato loro a rispettare le altre religioni. Non credo
che le giovani infermiere cristiane abbiano profanato l'adesivo
contenente i versi del Sacro Corano ". Saleem Iqbal, attivista
cristiano per i diritti umani parlando a Fides afferma : "È
allarmante vedere aumentare le persone accusate ingiustamente in
casi di blasfemia e le conversioni forzate delle ragazze
appartengono a minoranze religiose. Questo è il secondo caso che
si registra quest'anno".
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