L'orrore della guerra nella riflessione di grandi artisti, da Claire Fontaine a Marina Abramović, il confronto tra Afro, Burri e Capogrossi e l'omaggio ai film di Giosetta Fioroni: sono alcune delle mostre che si potranno visitare durante le festività pasquali.
BERGAMO - Installazioni, dipinti, sculture, fotografie, video, opere tessili e videogiochi di oltre 30 artisti diversi per generazione, provenienza, mezzo espressivo, che hanno in comune l'aver vissuto o vivere tutti i giorni la guerra da vicino: è la mostra "De bello. Notes on War and Peace", in programma dal 16 aprile al 12 ottobre (apertura straordinaria a Pasquetta), prima esposizione collettiva di gres art 671. Da un'idea di Salvatore Garzillo e Gabriele Micalizzi, con un allestimento firmato da 2050+, anche co-curatori del progetto insieme al team gres art, la mostra annovera tra gli autori Alberto Burri e Claire Fontaine, Anselm Kiefer e Lawrence Abu Hamdan, Joseph Beuys, Marina Abramović, Cristina Lucas e Laura Poitras, Andrea Gastaldi, Boris Mikhailov e Arcangelo Sassolino, passando per Monira Al Qadiri, Mohamed Choucair, Total Refusal e molti altri: obiettivo è riflettere su sentimenti e trasformazioni legate ai conflitti, dall'illusione della pace all'allarme dello scontro, fino alla resistenza, alle rovine e alle conseguenze, restituendo emozioni e punti di vista.
PERUGIA - Palazzo della Penna ospita dal 18 aprile al 6 luglio "Afro Burri Capogrossi. Alfabeto senza parole", mostra che mette a confronto il percorso creativo di tre protagonisti del secondo Novecento italiano indagando il passaggio dalla figurazione all'astrazione. A cura di Luca Pietro Nicoletti e Moira Chiavarini, il percorso (aperto il 21 aprile) riunisce oltre 100 opere e si concentra sul momento di svolta stilistica che vide i tre artisti superare le ricerche figurative degli anni Trenta e Quaranta per seguire, nei primi anni Cinquanta, una individualità formale di respiro internazionale.
TORINO - Tre progetti in contemporanea, dal 16 aprile al 7 settembre, con l'avvio della Seconda Risonanza alla Gam - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino: il primo, a cura di Elena Volpato, mette al centro Giosetta Fioroni e le sue opere cinematografiche, 4 film tutti realizzati nel 1967 e conservati nella collezione della Videoteca. Si intitola "Lasciatemi divertire" la retrospettiva dedicata a Fausto Melotti, curata da Chiara Bertola e Fabio Cafagna: un percorso espositivo che rilegge l'intera produzione di Melotti dagli esordi astratti degli anni Trenta fino alla maturità artistica.
Infine, "Dove lo spazio chiama il segno", antologica dedicata al lavoro di Alice Cattaneo (Milano, 1976), a cura di Giovanni Giacomo Paolin: la mostra racconta diversi momenti della ricerca dell'artista, che disegnano una partitura in cui parole come ritmo, interruzione e cura accompagnano l'esperienza delle visitatrici e dei visitatori.
SIENA - Palazzo delle Papesse ospita fino al 19 ottobre "Hugo Pratt. Geografie immaginarie", a cura di Patrizia Zanotti e Patrick Amsellem: 300 opere originali tra disegni, sculture, acquerelli, video e scenografie digitali e immersive raccontano l'universo e il percorso evolutivo dell'artista nella più grande mostra monografica a lui dedicata. In vista del centenario dalla nascita e a trent'anni dalla morte del papà di Corto Maltese, la mostra, prodotta da Opera Laboratori e aperta anche a Pasqua, si muove su più filoni espositivi partendo dall'infanzia e dalla formazione dell'artista.
VERONA - Al Forte Sofia fino al 29 giugno la mostra "Best before. Street Art Against a Rancid Future" che racconta, attraverso le fotografie della celebre reporter americana Martha Cooper, l'omonima performance collettiva di street art ideata da Cibo svoltasi in segreto nel mese di marzo. Nel percorso, curato da Sara Maira, figurano circa 50 fotografie che documentano il "festival illegale" di graffiti delle scorse settimane, a cui hanno partecipato alcuni dei più importanti urban artist come Claudiano.jpeg, Clet, Eron, Mantra, Millo, Ozmo, Pablos, Pao, Pixel Pancho, Plank, Zed1.
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