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Ucraina: S.Egidio, colpita da un missile una nostra sede a Kiev

Ucraina: S.Egidio, colpita da un missile una nostra sede a Kiev

Riccardi, "solidarietà è nostro modo di rispondere alla guerra"

ROMA, 18 marzo 2022, 19:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"La guerra in Ucraina prosegue, purtroppo, con le sue morti e le sue distruzioni. La sentiamo drammaticamente vicina. Mercoledì a Kiev, la sede dei Giovani per la pace della Comunità, dove si erano rifugiate alcune famiglie e una donna disabile, è stata colpita da un'esplosione". Lo riferisce la Comunità di Sant'Egidio.
    Mercoledì mattina alle 6.00, frammenti di un missile hanno colpito la sede di Sant'Egidio e un palazzo vicino. E' un locale parzialmente seminterrato dove, dall'inizio della guerra, si sono rifugiati a vivere due giovani, una famiglia della scuola della pace composta di tre persone e una persona con disabilità evacuata dall'istituto in cui viveva. Non ci sono feriti tra le persone rifugiate. Qui dal 2019, i Giovani per la Pace si riunivano per gli incontri e la preghiera; si prepara il cibo che viene distribuito ai poveri di strada nel giro alla stazione centrale di Kiev; si tengono la Scuola della Pace e il Laboratorio d'Arte degli Amici. Dall'inizio della guerra è utilizzato come uno dei luoghi di rifugio.
    Tutte le Comunità che sono in Ucraina - a Kiev, Leopoli, Ivano Frankivsk e altre località - coraggiosamente continuano a occuparsi dei più fragili e a soccorrere le vittime della guerra. "La solidarietà è il nostro modo di rispondere alla guerra", come ha detto Andrea Riccardi, proprio visitando le frontiere con l'Ucraina, dove ha incontrato i profughi, e le Comunità di Slovacchia e Polonia che in questi giorni sono lì per accogliere, consolare e aiutare.
    "La sinergia tra le Comunità in Ucraina, quelle nei paesi confinanti e noi in Italia, ci permette di aiutare con tempismo e efficacia. In questa settimana abbiamo accolto a Roma e a Genova, un gruppo di 45 malati in dialisi, che non potevano più curarsi nei loro ospedali ed erano a rischio della vita - ricorda la Comunità -. Partiti dalle zone orientali dell'Ucraina, dove infuriano i combattimenti, sono arrivati nelle nostre città dopo un viaggio lungo e difficile e sono accolti in strutture che abbiamo messo a loro disposizione".
    I primi carichi di aiuti umanitari sono arrivati in Ucraina e già distribuiti, grazie alla Comunità di Leopoli, negli ospedali pediatrici, nei villaggi isolati, alla popolazione che cerca cibo e medicine.
    Intanto una grande raccolta di farmaci è iniziata su tutto il territorio nazionale. "Vi invitiamo tutti a collaborare: la lista dei farmaci necessari, gli indirizzi dei centri di raccolta e le indicazioni sulle modalità di consegna sono nella pagina di informazioni sul nostro sito", aggiunge Sant'Egidio.
   
   

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