"La guerra in Ucraina prosegue,
purtroppo, con le sue morti e le sue distruzioni. La sentiamo
drammaticamente vicina. Mercoledì a Kiev, la sede dei Giovani
per la pace della Comunità, dove si erano rifugiate alcune
famiglie e una donna disabile, è stata colpita da
un'esplosione". Lo riferisce la Comunità di Sant'Egidio.
Mercoledì mattina alle 6.00, frammenti di un missile hanno
colpito la sede di Sant'Egidio e un palazzo vicino. E' un locale
parzialmente seminterrato dove, dall'inizio della guerra, si
sono rifugiati a vivere due giovani, una famiglia della scuola
della pace composta di tre persone e una persona con disabilità
evacuata dall'istituto in cui viveva. Non ci sono feriti tra le
persone rifugiate. Qui dal 2019, i Giovani per la Pace si
riunivano per gli incontri e la preghiera; si prepara il cibo
che viene distribuito ai poveri di strada nel giro alla stazione
centrale di Kiev; si tengono la Scuola della Pace e il
Laboratorio d'Arte degli Amici. Dall'inizio della guerra è
utilizzato come uno dei luoghi di rifugio.
Tutte le Comunità che sono in Ucraina - a Kiev, Leopoli,
Ivano Frankivsk e altre località - coraggiosamente continuano a
occuparsi dei più fragili e a soccorrere le vittime della
guerra. "La solidarietà è il nostro modo di rispondere alla
guerra", come ha detto Andrea Riccardi, proprio visitando le
frontiere con l'Ucraina, dove ha incontrato i profughi, e le
Comunità di Slovacchia e Polonia che in questi giorni sono lì
per accogliere, consolare e aiutare.
"La sinergia tra le Comunità in Ucraina, quelle nei paesi
confinanti e noi in Italia, ci permette di aiutare con tempismo
e efficacia. In questa settimana abbiamo accolto a Roma e a
Genova, un gruppo di 45 malati in dialisi, che non potevano più
curarsi nei loro ospedali ed erano a rischio della vita -
ricorda la Comunità -. Partiti dalle zone orientali
dell'Ucraina, dove infuriano i combattimenti, sono arrivati
nelle nostre città dopo un viaggio lungo e difficile e sono
accolti in strutture che abbiamo messo a loro disposizione".
I primi carichi di aiuti umanitari sono arrivati in Ucraina e
già distribuiti, grazie alla Comunità di Leopoli, negli ospedali
pediatrici, nei villaggi isolati, alla popolazione che cerca
cibo e medicine.
Intanto una grande raccolta di farmaci è iniziata su tutto il
territorio nazionale. "Vi invitiamo tutti a collaborare: la
lista dei farmaci necessari, gli indirizzi dei centri di
raccolta e le indicazioni sulle modalità di consegna sono nella
pagina di informazioni sul nostro sito", aggiunge Sant'Egidio.
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