Polizia postale e Airbnb, portale online di case vacanza, rinnovano la loro collaborazione per gli utenti che scelgono la prenotazione online per l'estate.
Testimonial dell'iniziativa è Marco Camisani Calzolari.
"Sempre più persone - si legge in una nota diffusa dalla questura di Aosta - scelgono di organizzare in totale autonomia le vacanze, e questa tendenza ha attirato purtroppo l'attenzione dei malintenzionati".
"I tentativi di truffa su Airbnb sono estremamente rari grazie anche alla nostra scelta di trattenere i pagamenti per l'host fino a check-in avvenuto", ha spiegato Giacomo Trovato, country manager di Airbnb Italia.
"In Piemonte e Valle D'Aosta il Centro operativo per la sicurezza cibernetica - commenta la dirigente del Cosc-Polizia postale di Torino, Manuela De Giorgi - è quotidianamente al lavoro, anche grazie al proprio Urp, per fornire consigli e strumenti ai cittadini che consentano loro di porsi nelle condizioni migliori per non incappare in questi reati, specialmente in un periodo di ferventi prenotazioni in cui anche le segnalazioni di truffa aumentano".
Viene consigliato di porre attenzione ai link condivisi via-email o da altri siti, ma anche ai 'siti-clone' e agli 'alloggi esca', di non proseguire le trattative fuori dal portale della piattaforma, di leggere attentamente l'annuncio, di diffidare - dato che non esiste - dal 'personale Airbnb con le chiavi'.
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