Un piano di rilancio serio e
fattibile per intensificare sempre di più l'attività
dell'ospedale di Assisi, sia in termini di servizi che di
presenze, sulla base delle sue peculiari caratteristiche di
presidio della città con il numero maggiore di presenze
turistiche in Umbria, anche grazie al recente accordo stipulato
tra Usl 1 e l'ospedale Santa Maria della Misericordia di
Perugia. Di questo è molto altro si è parlato nel corso
dell'incontro tecnico con i medici e personale sanitario,
seguito dalla visita a tutta la struttura, fatto dalla
presidente della Regione Umbria e della direttrice regionale
Salute e Welfare. Ad accoglierle il direttore generale della Usl
Umbria 1, il direttore amministrativo e il direttore del Punto
ospedaliero unico e il direttore del Distretto assisano.
L'incontro - del quale riferisce la Regione - si è aperto
nella sala riunioni della direzione ospedaliera dove il
direttore generale ha presentato una relazione dettagliata
sull'attività del presidio e sugli sviluppi futuri il contesto
del redigendo piano socio sanitario della Regione Umbria. Un
quadro complessivo della situazione dove è emersa anche una
programmazione "finalizzata ad investire nella qualità
dell'assistenza, finalmente nell'innovazione tecnologica e nel
potenziamento dei servizi, con l'obiettivo di rendere l'offerta
sanitaria sempre più efficiente ed accessibile alla cittadinanza
del comprensorio Assisano, ma anche dei numerosi turisti che
visitano la città di San Francesco". Tra le azioni che saranno
poste in essere per il rilancio dell'ospedale di Assisi ci
saranno l'implementazione della collaborazione con tutta la rete
territoriale, il potenziamento degli interventi di chirurgia
ambulatoriale e oculistica (come la cataratta, chirurgia
palpebrale e delle vie lacrimali), il potenziamento della
radiologia con nuovi macchinari ed attrezzature e
l'inaugurazione del servizio di radiologia domiciliare; il
consolidamento del centro regionale per il trattamento delle
ferite difficili (servizio interaziendale che prevede consulenze
e presa in carico di pazienti ricoverati in altre strutture
ospedaliere, un'attività ambulatoriale e l'assistenza
domiciliare, realizzando in tal modo la completa presa in carico
del paziente);
il consolidamento del percorso aziendale per il posizionamento
della Gastrostomia endoscopica percutanea (Peg) per i pazienti
provenienti prevalentemente dai Distretti del Perugino e
dell'assisano; nell'ambito degli eventi giubilari e dei flussi
straordinari di turisti e visitatori, il potenziamento del
pronto soccorso e del servizio di dialisi in modo tale da poter
servire anche i visitatori e i turisti; il potenziamento della
rete riabilitativa territoriale con la Centrale operativa
territoriale (Cot) e la teleriabilitazione; un generale
potenziamento del personale medico e sanitario; il potenziamento
delle attrezzature e il miglioramento della struttura e del
sistema edifico e impianti, compreso il decoro e la fruibilità
del presidio; una maggiore integrazione con i servizi
territoriali e con le strutture accreditate e convenzionate sul
territorio con particolare attenzione ai più fragili e alle
persone anziane e con disabilità.
Per quanto riguarda il rapporto con l'Azienda ospedaliera di
Perugia, l'accordo con la Usl1 - finalizzato all'abbattimento
delle liste di attesa e alla riduzione della mobilità passiva -
riguarda l'accoglienza in media di due pazienti al giorno di
media-bassa complessità internistica in attuazione al modello
del cingolo interaziendale, l'area chirurgica con interventi di
Chirurgia pediatrica ed ortopedia (chirurgia del piede) e
l'introduzione di una seduta di oculistica, fatta salva la
possibilità di modulare un ulteriore incremento. Gli interventi,
in base all'accordo interaziendale, sono eseguiti dai chirurghi
dell'Azienda ospedaliera di Perugia, che si avvalgono
dell'équipe anestesiologica e di quella infermieristica del
blocco operatorio dell'ospedale di Assisi. I pazienti, nel
decorso post operatorio sono gestiti dai medici dell'ospedale di
Assisi avvalendosi, dove necessario, della collaborazione
dell'équipe chirurgica del Santa Maria della Misericordia che ha
eseguito l'intervento. Sono in fase di attuazione tutte le
procedure per l'acquisto e il rinnovo di importanti attrezzature
mediche (tra cui un nuovo mammografo, una nuova ambulanza) e per
il miglioramento della struttura ospedaliera.
Particolare attenzione sarà posta al pronto soccorso come
punto di accesso già di oltre 14.000 prestazioni all'anno "di
cui solo pochissime - sottolinea la Regione - diventano
ricoveri, per la grande professionalità ed abnegazione dei
professionisti". L'impegno dell'amministrazione e della
direzione regionale e generale è di rafforzare e potenziare, in
termini di personale e logistica, l'ospedale di Assisi e in
particolare il suo pronto soccorso usufruendo di parte dei fondi
giubilari intercettati in questi mesi dalla Regione Umbria.
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