I Carabinieri della Compagnia di
Riva del Garda, su delega della Procura di Rovereto, hanno
eseguito un decreto di sequestro preventivo per la confisca di
contanti, beni immobili e oggetti di valore per complessivi
470.000 euro nei confronti di otto indagati per il riciclaggio
dei guadagni illeciti prodotti da una organizzazione criminale
dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti operante nell'alto
Garda.
L'attività - precisa una nota dell'Arma - è nata alla fine
del mese di ottobre 2024, dopo l'esecuzione da parte dei
Carabinieri della Compagnia di Riva del Garda e del locale
Commissariato della Polizia di Stato di una ordinanza di
applicazione di 33 misure cautelare (di cui 14 custodie
cautelari in carcere, 8 arresti domiciliari e 11 obblighi di
dimora) per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio
di cocaina, hashish e marijuana e hanno consentito di far luce
sulle modalità attraverso le quali i due soggetti al vertice
dell'organizzazione riciclavano i proventi illeciti.
Fermati sei individui che, fra il 2022 e il 2023, hanno
compiuto una serie di operazioni per ostacolare
l'identificazione della provenienza delittuosa e a riutilizzare
il flusso di denaro prodotto dall'associazione a delinquere,
reinvestendolo in beni di lusso (Rolex), appartamenti e titoli
di credito apparentemente non riconducibili ai due soggetti
arrestati ad ottobre. Nessuno degli indagati aveva impieghi
stabili o comunque era in grado di giustificare disponibilità
economiche così elevate. Le perquisizioni domiciliari nell'Alto
Garda e nelle provincie di Alessandria e Vercelli hanno portato
al rinvenimento e al sequestro preventivo, ai fini della
successiva confisca, di 2 Rolex del valore complessivo di quasi
17.000 euro, 6.500 euro in contanti e di tutto il denaro
depositato sui conti correnti degli indagati, nonché di 3
appartamenti (due in un comune della Busa, uno a Vercelli) a
loro intestati fino alla concorrenza della somma complessiva di
470.000 euro circa. Così l'organizzazione è stata privata dei
guadagni prodotti che in parte venivano utilizzati anche per
acquistare nuovo stupefacente. Una somma che si aggiunge ai
sequestri preventivi di un appartamento di oltre 200.000 euro e
di altri due Rolex da 26.000 eseguiti ad ottobre 2024.
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