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L'Inter spreca l'assist del Milan,
facendosi rimontare due volte dal Cagliari: a San Siro finisce
2-2 e tra una settimana i nerazzurri per laurearsi campioni
d'Italia matematicamente con cinque giornate d'anticipo dovranno
solo vincere. Una serata strana per gli uomini di Simone
Inzaghi, incapaci di chiudere la pratica nonostante sia andata
due volte in vantaggio. Merito anche della squadra di Claudio
Ranieri, che non molla mai nemmeno nei momenti più duri e nel
finale sfiora addirittura il colpaccio, riuscendo comunque a
strappare un punto fondamentale per la lotta salvezza. Un pari
che per Inzaghi significa anche la fine del sogno del record di
punti in campionato, visto che non anche vincendo tutte le
prossime gare non potrà andare oltre quota 101 (il primato
rimane della Juventus di Conte nel 2013/14 con 102). L'Inter,
spinta da un San Siro tutto esaurito per l'ennesima volta in
stagione e davanti anche agli ex Onana e Handanovic oltre al
presidente della Fifa Infantino, prende subito possesso della
partita, con il Cagliari che si chiude nella propria area. La
prima occasione capita sul destro del grande ex Barella, la cui
conclusione al volo viene respinta in tuffo da Scuffet. I sardi
però non stanno a guardare, anzi in contropiede pungono appena
possono soprattutto con Luvumbo, che sfiora il gol con un bel
mancino a giro a lato di poco. Appena può, però, l'Inter passa:
Darmian lancia Sanchez sul filo del fuorigioco, cross basso per
Thuram che da due passi sblocca il risultato. Anche in
vantaggio, tuttavia, i nerazzurri danno impressione di una certa
fragilità difensiva, concedendo ripartenze pericolose a Luvumbo
e Shomurodov che non si concretizzano solo per l'imprecisione
degli attaccanti rossoblu. Anche se Barella sembra trovare il
raddoppio con un bel pallonetto di testa, partendo però da
posizione di fuorigioco. La ripresa si apre con un mancino
volante di Dimarco che Scuffet in tuffo mette in angolo, così
come il portiere rossoblu è attento su una punizione velenosa di
Calhanoglu e su un destro sporco di Sanchez. Dal nulla, però,
arriva il pareggio del Cagliari: lancio lungo per Luvumbo, tocco
per Shomurodov che col destro batte Sommer silenziando San Siro.
Sanchez sfiora subito il nuovo vantaggio, ma il suo colpo di
testa termina a lato di poco. L'Inter torna così a spingere e
trova l'occasione per riportarsi avanti su rigore, dopo un tocco
di mano di Mina su colpo di testa di Frattesi: dal dischetto
Calhanoglu non sbaglia e riporta avanti i nerazzurri. Partita in
ghiaccio? Tutt'altro, perché il Cagliari ha la forza per reagire
ancora e trovare il nuovo pareggio con Viola, che sfrutta una
indecisione di Acerbi e un tocco (che pare di mano) di Lapadula
per battere ancora Sommer. Non solo, perché lo stesso Viola ha
anche due volte la palla per il vantaggio, prima calciando fuori
dalla distanza e poi su un colpo di testa che finisce nelle mani
di Sommer. Nel finale all'Inter mancano le forze per l'ultimo
assalto e alla fine fa festa solo il Cagliari, che strappa un
punto pesante nella lotta salvezza.
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