Dieci finali per chiudere al meglio la stagione e centrare un obiettivo, l'ingresso in Champions League, che all'arrivo di Ranieri sembrava impossibile. Oggi, invece, i punti dal quarto posto sono sei e per questo la Roma non potrà sbagliare il rush finale che comincerà domani all'Olimpico contro il Cagliari e finirà a maggio contro il Torino. In mezzo anche le sfide contro Lecce, Juventus, Lazio, Verona, Inter, Fiorentina, Atalanta e Milan, con sei scontri diretti che segneranno il destino dei giallorossi. Per questo Ranieri ora non vuol sentir parlare del nuovo allenatore.
"Saprete a fine stagione chi avrà scelto Friedkin - risponde il tecnico a precisa domanda -. La cosa più importante oggi sono le dieci partite che restano, cinque in casa e cinque fuori. Il focus è su questo, non sul cambio allenatore". Ecco allora che "Bilbao l'ho già dimenticata", aggiunge Ranieri, che però alla vigilia della gara con il Cagliari è voluto tornare sul rosso a Hummels. "Ho rivisto l'azione e ci può stare l'espulsione, ma forse è un po' forzata - precisa l'allenatore -. Non ci sono tutti i parametri per dire che fosse una chiara occasione da gol. Poteva dare il rosso come il giallo. Io credo che in una gara come Bayern Monaco-Real l'arbitro avrebbe dato il giallo e nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Detto questo Turpin lo vorrei sempre, è un decisionista, ma questo è il calcio. Non facciamo vittimismo".
Dunque testa al Cagliari, dove ci sarà Paulo Dybala. Il calciatore è stato convocato anche se in Europa, per stessa ammissione di Ranieri, "non era al 100%". Ma nel futuro del club "resta un punto fermo". Stessa certezza che non c'è per Dovbyk che "ora mi deve dimostrare di non essersi arreso". L'ucraino, però, partirà dalla panchina. Al suo posto pronto Shomurodov. Torneranno dal primo minuto, poi, anche Saelemaekers e Koné, esclusi in Europa, mentre in dubbio la presenza di Hummels, il cui futuro, soprattutto dopo l'errore con l'Athletic, sembra sempre più lontano dalla Capitale.
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