A cinque anni ha i primi contatti con la musica grazie a uno zio suonatore di fisarmonica, passa l'infanzia ascoltando le orchestre che si esibiscono nella balera sotto casa, ma la svolta avviene a 13 anni, nel '65, quando scappa da casa per recarsi al concerto dei Beatles a Milano.
Nel '69 fonda il gruppo The Keys, poi al Dams conosce Roberto 'Freak' Antoni, scomparso nel 2014 a 59 anni, con il quale nel '77 a Bologna - la città più fertile nella prima ondata del punk italiano - fonda gli Skiantos, capostipiti del rock demenziale. Chitarrista e anima del gruppo, Dandy Bestia, al secolo Fabio Testoni, è morto la scorsa notte, aveva 72 anni ed era malato. Nel suo curriculum anche collaborazioni con Lucio Dalla, Francesco Guccini, Orietta Berti, Mirko Casadei, Vasco Rossi, da sempre estimatore dichiarato degli Skiantos, e un album da solista, 'Giano', del 2016. Dandy era uscito dal gruppo nel '79, complici anche eccessi personali, per poi rientrarvi nell'84: aveva suonato nella band fino a poco tempo fa.
"Un gruppo importante, a cui in tanti siamo stati affezionati. Lo ricorderemo", dice il sindaco Matteo Lepore. Anche Rifondazione Comunista piange l'uomo "dallo spirito rivoluzionario, vera anima del motto La fantasia al potere!".
Il progetto Skiantos prese concretezza con 'Inascoltable' e le registrazioni furono pubblicate su musicassetta da Oderso Rubini: "Dandy Bestia - ricorda il produttore su Fb - è stato un pezzo importante della storia in musica di Bologna, magari più trasversale e meno ufficiale, più provocatoria e ironica, ma decisamente significativa. I suoi riff, le sue composizioni (tra le tante 'Sono un ribelle, mamma'), i suoi assoli ci mancheranno". "Freak - raccontò Dandy al periodico RollingStone - mi disse che scriveva poesie demenziali e me ne diede due-tre da musicare. Si trovò bene e alla fine è stato un incontro perfetto: io non sapevo scrivere, lui non sapeva suonare, abbiamo unito qualità e mancanze".
I concerti, soprattutto agli inizi, furono caratterizzati da performance provocatorie con riferimenti all'avanguardia futurista e dadaista, compreso il lancio di ortaggi sul pubblico da parte dei musicisti. Nell'aprile 1979 al Bologna Rock gli Skiantos portarono sul palco del palasport una cucina, un tavolo, un televisore e un frigo, misero a bollire gli spaghetti e li mangiarono, senza suonare nulla, tra le proteste del pubblico: "la nostra provocazione aveva toccato, a seconda dei punti di vista, il fondo e l'apice nello stesso momento".
'Mi Piaccion Le Sbarbine' fu il disco di maggior successo, 'Karabigniere blues' il primo singolo, 'Eptadone' - mandato in onda anche da Iggy Pop alla Bbc - fra i pezzi più ripresi. Oggi, tra i commenti sui social, Elio e le Storie Tese ricordano Fabio e gli Skiantos "nostri amici e fonte d'ispirazione".
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