"Siamo arrabbiati con noi stessi,
ci siamo ammazzati da soli. Non siamo arrabbiati con l'arbitro.
È colpa nostra, non ci sono scuse. Dobbiamo guardarci allo
specchio e vedere cosa abbiamo sbagliato". Lo ha detto il senior
advisor di RedBird Zlatan Ibrahimovic, intervistato da Sky Sport
dopo l'eliminazione del Milan in Champions League.
"Siamo delusi e arrabbiati. Sul secondo giallo a Theo
l'arbitro è stato duro, in una partita così per una simulazione
dai un avvertimento ha aggiunto 'Ibra' -. Lì è cambiata la
partita. Adesso l'importante è rimanere gruppo e pensare al
campionato: soffriamo questa notte e da domani dobbiamo
prepararci al prossimo obiettivo. Si poteva fare tanto di più.
Dopo le partite si possono dire tante cose. Oggi con un po' di
fortuna potevamo fare 2-0 nel primo e abbiamo iniziato bene il
secondo. Poi la partita è cambiata". "La Champions era un
obiettivo. Prima dell'inizio del campionato volevamo vincere il
campionato - ha concluso Ibrahimovic -. La Supercoppa l'abbiamo
vinta, manca la Coppa Italia: la storia del club è puntare
questi trofei".
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