"Viviamo in uno Stato laico e la
Liberazione è una festa laica. Evidentemente il Papa è più
comodo da morto che è da vivo: non veniva ascoltato dal governo
quando parlava di pace, di disarmo, di genocidio in Palestina e
ci vorrebbero silenziare quando diciamo le stesse cose. Quello
alla sobrietà non è un invito che possiamo accettare". A dirlo è
Riccardo Rinaldi di Potere al Popolo, che con altri partiti di
sinistra, collettivi e movimenti, è tra gli organizzatori della
tradizionale manifestazione che termina alla festa del Pratello,
preceduta da un corteo che partirà da piazza dell'Unità e
sfilerà per il centro di Bologna.
"Domani passeremo anche in piazza del Nettuno, sotto il
sacrario dei partigiani che è un punto molto importante per la
città ma che spesso viene abusato dalle istituzioni - aggiunge
Rinaldi - lo abbiamo visto il 6 aprile in occasione della Piazza
per l'Europa" organizzata da Michele Serra e dai sindaci di
Bologna e Firenze Matteo Lepore e Sara Funaro "dove si è parlato
di pace, sostenendo però il riarmo e questo per noi è
inaccettabile ed è un vero sfregio per la memoria dei
partigiani".
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