Il ventilato passaggio a un rapporto
di dipendenza dei medici di medicina generale mette a rischio
l'Enpam, l'Ente di previdenza di categoria, e incentiva l'uscita
dal mercato del lavoro dei medici di medicina generale,
favorendo fenomeni di privatizzazione. Così il segretario
segretario nazionale della Fimmg, la Federazione dei medici di
medicina generale, Silvestro Scotti, all'ANSA commenta le
dichiarazioni di questa mattina del presidente della Cassa
pensionistica Alberto Oliveti.
"Ad oggi - spiega - 11.000 medici di famiglia sono in età
pensionabile. Se non gradiranno il passaggio al rapporto di
dipendenza, è probabile che molti di loro andranno in pensione.
Ciò causerà un danno doppio all'Ente previdenziale: verrà meno
una quota di entrate e aumenteranno le uscita per 'anticipare'
la spesa pensionistica di questi professionisti. Se l'uscita dei
medici dovesse assumere dimensioni importanti, potrebbe creare
un pesante squilibrio nei conti", prosegue Scotti, secondo cui
"non è da escludere che una situazione di questo tipo possa
costringere l'Ente a intaccare il patrimonio o ad adottare
interventi rispetto alla contribuzione dei medici. Ciò
allontanerebbe ancora di più i medici, o potrebbe aumentare
ulteriormente il numero di quelli che sceglieranno di anticipare
la pensione per consolidare un diritto acquisito", chiude il
segretario della Federazione.
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