Nel decreto Sostegni "ho presentato
un emendamento, che è stato sottoscritto dal presidente della
Commissione Finanze del Senato Luciano D'Alfonso del Pd, per
ampliare le tutele per la malattia dei liberi professionisti,
che potrebbero così avere un differimento dei termini non
soltanto per gli adempimenti fiscali", traguardo raggiunto con
la Legge di Bilancio per il 2022, "ma anche per quelli
contributivi". Lo annuncia il senatore di FdI Andrea de
Bertoldi, intervenendo al convegno promosso oggi a palazzo
Giustiniani dall'Unione giovani dottori commercialisti
(Ungdcec), specificando che la norma varata con la manovra
economica "è stata un albero piantato" per proteggere la salute
ed il diritto dei professionisti ad ammalarsi, senza pensare
alle scadenze. A seguire, sempre come modifica al decreto
Sostegni, è stata inserita dall'esponente di FdI la richiesta di
riduzione "dal 26% al 20% della tassazione sui rendimenti
finanziari delle Casse di previdenza" che, seppur Enti di primo
pilastro pensionistico, "sono equiparati fiscalmente agli
speculatori privati". Il tema della proposta emendativa di de
Bertoldi, affrontata nel corso del convegno dell'Ungdcec,
precedentemente dal presidente della Cassa dottori
commercialisti Stefano Distilli e dalla presidente dell'Adc
(Associazione dottori commercialisti) Maria Pia Nucera, sarebbe
finalizzato ad usare i proventi dei 'risparmi' delle Casse per
erogare altre prestazioni di welfare agli iscritti.
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