Marcello Veneziani non ha dubbi:
per lui Giambattista Vico è stato "il più grande pensatore
italiano", un "autore necessario" con cui, nonostante sia
"sparito dagli orizzonti della cultura italiana per più di 50
anni", c'è "bisogno di tornare a fare i conti" al giorno d'oggi.
E, visti pure i suoi forti legami con la Spagna del suo tempo —
fu storiografo ufficiale del re Carlo III — è giusto che anche
Madrid abbia la possibilità di re-incontrarlo.
È stato questo lo spirito dell'incontro ospitato ieri sera
dall'Istituto Italiano di Cultura nella capitale iberica con lo
scrittore, giornalista e filosofo autore (tra svariate opere) di
'Vico dei miracoli' (Rizzoli): un libro del 2023 con cui
Veneziani ha cercato di "rendere accattivante un pensatore che
era abbastanza ostico per molti", a partire dalla storia della
sua vita "sfortunata e tormentata", anche per "coprire il vuoto"
dell'assenza, fino a quel momento, di una "biografia a lui
dedicata".
La serata, organizzata dall'Associazione Pugliesi in Spagna e
moderata dalla consigliera culturale dell'ambasciata italiana a
Madrid, Teodora Danisi, in dialogo con l'ospite dell'evento, ha
permesso così al pubblico presente di immergersi nel mondo di
Vico, della sua filosofia e della Napoli in cui visse
praticamente tutta la vita. E quindi anche della sua
"napolitudine", come la descrive Veneziani stesso, cioè
"l'incrocio tra la sua napoletanità radicale e la sua
solitudine", dovuta anche al fatto di avere un pensiero
"controcorrente" rispetto alla visione dei cartesiani in voga al
suo tempo.
Tra aneddoti, curiosità ed elementi inediti, è quindi nel fondo
"l'umanità" del pensatore vissuto a cavallo tra XVII e XVIII
secolo uno dei tratti più significativi emersi da questo evento
sulla sua figura, cui hanno assistito anche diversi esponenti
delle istituzioni italiane in Spagna, tra cui l'ambasciatore a
Madrid Giuseppe Buccino Grimaldi. "Mentre parlava di grandi
universi e visioni del mondo che riguardano l'origine
dell'umanità, dall'altra parte Vico era legato al suo mondo, al
suo tempo, ai suoi vicoli e alle sue strade", ha osservato
Veneziani.
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