Nei primi cento giorni di
presidenza Trump ci sono stati 70 giorni di scambi a singhiozzo
sui mercati finanziari e 32 giorni di perdite, con oltre 6.500
miliardi di dollari cancellati dal valore delle società quotate.
Lo scrive il New York Times, secondo cui per i mercati
finanziari il calo del 7% dell'indice S&P 500 rappresenta il
peggior inizio di mandato presidenziale da quando Gerald R. Ford
subentrò a Richard M. Nixon nell'agosto del 1974, dopo lo
scandalo Watergate.
La crisi, sottolinea il quotidiano, è persino peggiore di
quando scoppiò la bolla tecnologica all'inizio del secolo, e
George W. Bush ereditò un mercato già in caduta libera. Al
contrario, Trump ha ereditato un'economia solida e un mercato
azionario in ascesa da un massimo storico all'altro. La
situazione è cambiata rapidamente quando Trump ha annunciato i
suoi dazi il 2 aprile, facendo esplodere la volatilità nei
mercati finanziari.
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