Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver avuto un colloquio telefonico sulla questione dei dazi con il leader cinese Xi Jinping, secondo quanto riportato da un'intervista pubblicata venerdì dalla rivista Time. Pechino ha smentito il coinvolgimento in negoziati sui dazi con Washington, ma Trump ha affermato di aspettarsi un accordo tra i due Paesi nelle prossime settimane, secondo il resoconto dell'intervista.
La Cina ha concesso alcune esenzioni tariffarie sull'import dagli Usa e valuta, con il ministero del Commercio, l'ipotesi di eliminare altri dazi ora al 125%, come misure di sollievo per le aziende colpite dalla guerra commerciale di Donald Trump. Michael Hart, capo della Camera di Commercio Usa in Cina, ha detto che l'import di prodotti sanitari - riporta il Financial Times - sono sotto revisione per possibili esenzioni. Le aziende di settori come aviazione e prodotti chimici industriali hanno riferito che alcuni dei prodotti hanno strappato la sospensione, mentre i media locali hanno riferito di misure simili per alcuni microchip.
Cina e Usa "non hanno alcuna consultazione o negoziato sui dazi". E' quanto ha ribadito il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun, in merito a quanto detto giovedì dal presidente americano Donald Trump che, parlando nello Studio Ovale, ha affermato che "c'è un contatto diretto tra Usa e Cina" per un accordo commerciale. Guo, nel briefieng quotidiano, ha aggiunto che "gli Stati Uniti non dovrebbero trarre in inganno l'opinione pubblica". Sulle eventuali esenzioni tariffarie per alcuni beni americani, il portavoce ha osservato di "non essere a conoscenza" della vicenda, invitando a consultare "le autorità competenti".
La Cina punta a rafforzare il sostegno all'economia e a opporsi alle "intimidazioni unilaterali" nel commercio globale, scosso dai dazi di Donald Trump. E' l'indicazione emersa dalla riunione del Politburo tenuta oggi sotto la guida del presidente Xi Jinping, convocata "per analizzare e studiare l'attuale situazione economica e le attività economiche". Il massimo organo decisionale del Partito comunista cinese ha deciso che la Cina dovrebbe "sviluppare vigorosamente il consumo di servizi e rafforzare il ruolo dei consumi nello stimolo della crescita economica", ha riferito l'agenzia di stampa statale Xinhua.
La Cina valuta "essenziale" il rafforzamento della postura "verso gli scenari estremi", nel mezzo della guerra commerciale con gli Stati Uniti. "È essenziale rafforzare sia la riflessione sui risultati finali sia quella sugli scenari estremi, con una forte attenzione alla prevenzione e al disinnesco dei rischi commerciali", ha riferito una nota del ministero del Commercio.
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