Il fondatore di SpaceX, Elon Musk, ha dichiarato che il suo enorme razzo Starship partirà per Marte alla fine del 2026 con a bordo il robot umanoide Tesla Optimus, aggiungendo che gli atterraggi umani potrebbero seguire "già nel 2029".
"Starship partirà per Marte alla fine del prossimo anno, trasportando Optimus. Se quegli atterraggi andranno bene, allora gli atterraggi umani potrebbero iniziare già nel 2029, anche se il 2031 è più probabile", ha detto Musk sul suo social network X.
Starship, il razzo più grande e potente del mondo, è la chiave della visione a lungo termine di Musk per colonizzare Marte. La Nasa sta anche aspettando una versione modificata di Starship come lander lunare per il suo programma Artemis, che mira a riportare gli astronauti sulla Luna in questo decennio.
Ma prima che SpaceX possa portare a termine queste missioni, deve dimostrare che il veicolo è affidabile, sicuro per l'equipaggio e in grado di effettuare un rifornimento in orbita complesso, fondamentale per le missioni nello spazio profondo.
SpaceX ha dovuto affrontare una battuta d'arresto questo mese quando il suo ultimo volo di prova del prototipo della Starship si è concluso con una violenta esplosione. La Federal Aviation Administration (Faa) ha affermato che SpaceX dovrà condurre un'indagine prima di poter volare di nuovo.
Parte la missione per andare a cercare gli astronauti bloccati sulla Iss
Nasa e SpaceX hanno lanciato la missione Crew-10 che permetterà agli astronauti bloccati sulla Stazione spaziale internazionale (Iss), Butch Wilmore e Suni Williams, di tornare sulla Terra, dopo più di nove mesi trascorsi in orbita.
Un razzo Falcon 9 che trasporta un Crew Dragon è decollato dal Kennedy Space Center della Florida at 19.03 (23.03 GMT), con a bordo quattro membri dell'equipaggio e diretto verso la Iss.
Wilmore e Williams, due ex piloti della Marina militare americana, sono rimasti bloccati nella stazione spaziale dallo scorso giugno, dopo che il Boeing Starliner che doveva riportarli a casa è dovuto tornare indietro senza di loro dopo aver registrato problemi di propulsione.
E così quello che doveva essere un breve soggiorno nella Iss si è allungato fino a superare i novi mesi, un periodo significativamente più lungo della media stabilita finora per la rotazione degli astronauti, che è di circa sei mesi.
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