L'Adc, l'Associazione dottori
commercialisti presieduta da Maria Pia Nucera, fa sapere, in una
nota, che si assiste, "in questi giorni, ad un invio massivo di
lettere di compliance relative a mancate compilazioni dei quadri
Rs per i contribuenti forfettari. In primis, rileviamo che è un
dato di fatto che l'Agenzia delle Entrate ha oggi tutte le
informazioni disponibili", visto che "la fatturazione
elettronica ha dato modo al fisco di conoscere il valore di
qualsiasi acquisto, quindi perché, se non vi è l'obbligo di
documentare un costo che, per i soggetti forfettari risulta
irrilevante ai fini tributari, si chiedono dati già in possesso
dell'amministrazione finanziaria direttamente presenti in
anagrafe tributaria?".
Il sindacato dei professionisti, poi, sostiene, in una nota, che
"cambiano i governi, ma non la cultura del sospetto
dell'amministrazione finanziaria, che non ricorda i suoi
obblighi, ma solo quelli dei contribuenti. Le inadempienze
informative sul quadro Rs non provocano alcun ostacolo ai
funzionari del ministero dell'Economia a trarre qualsiasi dato
dall'Anagrafe tributaria e dal cassetto fiscale in cui vengono
tracciati tutti gli acquisti dei contribuenti italiani".
Pertanto, chiude l'Adc, "ulteriore confusione genera
l'indicazione della sanzione in misura piena di 250 euro da una
parte, e, contemporaneamente, l'omissione di una indicazione
specifica della riduzione delle sanzioni spettanti secondo la
tempistica dell'adempimento. Qualsiasi sanzione sarebbe, in ogni
caso, sproporzionata e incomprensibile, visto il contesto
dell'adempimento richiesto", si legge, infine.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA