Un piano 'Professioni 4.0' con
investimenti per i giovani, che preveda "un iper-ammortamento
allargato anche ai professionisti per quei beni funzionali alla
trasformazione tecnologica e digitale previsti nella Legge di
Bilancio 2017, indispensabili al funzionamento degli studi,
formazione e promozione di formule di aggregazione anche
interprofessionale e delle dovute agevolazioni, senza le quali
non si può pensare di accrescere la competitività", nonché "un
credito d'imposta per investimenti in strumenti tecnologici e
una misura che favorisca la formazione per permettere anche ai
giovani di accedere a competenze avanzate". E' il ventaglio di
proposte delle associazioni Ungdcec (Unione nazionale giovani
dottori commercialisti ed esperti contabili), Aiga (Associazione
italiana giovani avvocati) e Asign (Associazione italiana
giovani notai), espresse questa mattina al sottosegretario al
ministero della Giustizia Vittorio Ferraresi e agli altri
rappresentanti del mondo politico intervenuti al X Forum dei
giovani professionisti, al Plaza di Roma. Il numero uno
dell'Ungdcec Daniele Virgillito ha evidenziato che non bisogna
"rischiare di perdere un intero patrimonio generazionale di
competenze e intelligenze. Stiamo parlando di una categoria che
conta un milione 500.000 persone, rappresenta quasi il 2% del
Pil e occupa oltre 350.000 addetti". A giudizio del presidente
dei giovani avvocati Alberto Vermiglio "l'obiettivo è presentare
un piano che analizzi i temi che ci sono comuni e che spaziano
dalla fiscalità di vantaggio alla tecnologia applicata alla
professione, dalla specializzazione all'equo compenso", mentre
per il vicepresidente dei giovani notai Nicola Virgilio dalle
riforme deve emergere "la tangibile semplificazione delle nostre
attività".
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