(di Giacomo Rizzo)
La nave scuola Amerigo Vespucci
continua a incantare i visitatori nella tappa brindisina del
tour Mediterraneo, mentre il villaggio IN Italia racconta storie
di successo con il forum organizzato dall'ANSA. In apertura la
ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha parlato di
inclusività, di investimenti sulla persona, di scuola, di
Costituzione e di luoghi comuni da superare, partendo dalla
riforma sulla disabilità che intende mettere in campo uno
strumento nuovo. "Quello a cui mi riferisco - ha spiegato la
ministra dopo l'appassionato intervento di due giovani con
sindrome di down che lavorano rispettivamente come pasticcera e
come cameriere in locali della zona - è il progetto di vita che
tiene insieme tutto: dalla parte scolastica al dopo di noi, e a
tutti gli aspetti della vita di una persona, anche quelli
sanitari".
Per la ministra "all'Italia per essere veramente inclusiva
serve che tutti si rendano conto che se credi negli altri, se
dai opportunità, se investi sulle persone, allora per tutti può
diventare occasione di crescita, di coesione tra le comunità. Se
continuiamo a lasciare indietro qualcuno non ce la facciamo più
anche economicamente a sostenere solo il pensiero
dell'assistenza, dell'assistenzialismo, della parte sanitaria".
Intervistati Simona Rapastella, direttore generale di
Federunacoma, federazione dei costruttori di macchine del
sistema agricoltura all'interno di Confindustria, e Lisa Nitti,
marketing communication manager Borgo Egnazia, che nel giugno
dello scorso anno ha ospitato il G7.
"Siamo leader a livello internazionale - ha ricordato
Rapastella - nella produzione di ogni genere di mezzo agricolo.
Federunacoma si articola in sette associazioni di categoria che
rappresentano tutte le tipologie. Svolgiamo tante cose per
essere possibilmente nel mondo, come l'Amerigo Vespucci,
ambasciatori dell'eccellenza agromeccanica del made in Italy".
Lisa Nitti ha invece portato l'esperienza di Borgo Egnazia,
"nata come visione molto innovativa, come un sogno, da parte
della famiglia Melpignano, un gesto di amore verso questo
territorio. La signora Marisa e il marito Sergio decisero di
trasformare la propria dimora di famiglia in una masseria capace
di accogliere ospiti internazionali di alto livello che potevano
in tal modo scoprire la Puglia attraverso un'esperienza
autentica".
Fu "l'inizio della storia, di un trend - ha spiegato - che
ormai caratterizza il turismo di questa regione. Poi è arrivato
un progetto pazzesco, che aveva qualcosa di folle nel senso
positivo del termine". Non solo, ha concluso, come "luogo di
vacanza ma un posto che racconta questa maravigliosa regione da
tutti i punti di vista. Gli ospiti scoprono aneddoti, curiosità,
si sentono accolti come se fosse un grandissimo contenitore di
storie ed esperienze".
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