L'iniziativa D4SME, si legge in una
nota, "ha natura peculiare in ambito Ocse, poiché è tra le poche
che prevede una partecipazione pubblico-privato, tra cui gli
Stati membri, rappresentanti delle PMI, esponenti del mondo
accademico e grandi multinazionali attive nel campo digitale,
tra cui Amazon, Microsoft, Paypal e Kakao". Una diversità, si
prosegue nel comunicato, "che rafforza ulteriormente il valore
del documento adottato oggi all'Ocse di Parigi e che si colloca
sulla scia della storica Carta di Bologna, adottata nel 2000".
Quest'ultima riconosceva l'importante ruolo delle Pmi nella
crescita dell'economia, nella creazione di posti di lavoro,
nello sviluppo regionale e locale, nella coesione sociale e nei
sistemi nazionali di innovazione. Quanto alla dichiarazione
odierna, "si focalizza sulla digitalizzazione affermando che
per favorire la digitalizzazione delle PMI, è essenziale
promuovere la collaborazione tra settore pubblico e privato,
incentivando scambio di conoscenze e l'interoperabilità dei
dati. Al tempo stesso, è fondamentale migliorare la formazione
delle competenze digitali per le PMI, offrendo percorsi di
upskilling e reskilling accessibili e su misura". Un altro punto
chiave è aiutare le imprese a gestire e utilizzare i dati in
modo responsabile, garantendo interoperabilità e accesso a
infrastrutture digitali convenienti. Ma anche rafforzzare la
sicurezza informatica.
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