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Confindustria critica il 'Piano Rumore' della Città di Bolzano

Confindustria critica il 'Piano Rumore' della Città di Bolzano

BOLZANO, 13 febbraio 2025, 12:24

Redazione ANSA

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Il Comprensorio Bolzano Città di Confindustria Alto Adige è critico nei confronti del Piano Rumore (Piano Comunale di Classificazione Acustica) approvato recentemente dal Consiglio comunale di Bolzano. "L'industria realizza il 25% del pil provinciale e dà un contributo determinante al mantenimento del welfare locale e allo sviluppo dell'Alto Adige. Offrendo posti di lavoro qualificati e ben retribuiti contribuisce inoltre a trattenere i giovani in Alto Adige. Il Piano Rumore di Bolzano non riconosce tale valore e tale ruolo strategico al settore produttivo manifatturiero industriale. Le misure previste da quest'ultimo infatti non creano le condizioni per mantenere e far crescere l'industria manifatturiera a Bolzano Sud, ma erodono gli spazi produttivi a Bolzano Sud a favore di altre attività non produttive, ponendo nuovi paletti, come i limiti acustici più bassi previsti con l'attribuzione generalizzata della classe IV".
    "In questo modo, in primis, si rischia di creare le condizioni per una delocalizzazione delle attività produttive e per la perdita della vocazione produttiva della zona industriale - si legge in una nota. Si intacca, inoltre, la possibilità per le imprese di sfruttare a pieno la capacità produttiva dei propri stabilimenti, quindi la loro competitività, elemento essenziale per poter fare fronte alle sfide internazionali. Si incide, infine, in modo determinante e a svantaggio delle imprese, anche sul rilascio e il mantenimento di autorizzazioni, certificazioni e dichiarazioni ambientali, come ISO 14001 o Emas.
    Il Comprensorio Bolzano Città di Confindustria Alto Adige chiede quindi nella lettera di opposizione che a tutta la zona produttiva di Bolzano sud sia attribuita la classe acustica V e venga poi assegnata al suo interno la classe acustica VI non solo alla zona già individuata nella deliberazione di adozione del Piano Rumore, ma anche a tutte quelle zone già interessate da attività industriale a ciclo produttivo continuo così come a quelle realtà che ne abbiano motivatamente fatto richiesta.
   
   

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