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Broya de Lucia: "Ennesimo dazio per le Pmi del SSN"

Broya de Lucia: "Ennesimo dazio per le Pmi del SSN"

ROMA, 13 febbraio 2024, 19:53

Redazione ANSA

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"E' stato appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero della Salute del 29 dicembre scorso con il quale vengono fissati i criteri e le modalità di riscossione e riparto delle risorse afferenti al cosiddetto 'Fondo per il governo dei dispositivi medici'. Ebbene tale fondo sarà finanziato con i versamenti delle aziende produttrici e distributrici di dispositivi medici, obbligate a pagare lo 0,75% del fatturato derivante dalle vendite in favore del Servizio Sanitario Nazionale, entro il 31 dicembre di ogni anno. Si tratta dell'ennesimo dazio iugulatorio che viene imposto ad un settore, il nostro, già piegato dal cosiddetto payback e dai continui ritardi dei pagamenti da parte degli enti sanitari". Lo dichiara, in una nota, Gennaro Broya de Lucia, presidente di PMI Sanità, l'associazione nazionale delle piccole e medie imprese produttrici e fornitrici (per gli ospedali) del materiale necessario alla diagnosi ed alle cure, il quale poi così prosegue: "ci troviamo al cospetto dell'ennesima richiesta immotivata e fortemente discriminatoria. E' inutile girarci attorno: le pmi non vengono in alcun modo valorizzate nell'ambito della governance dei dispositivi medici. Anzi, oltre al danno, viene loro comminata anche la beffa". "Con il decreto appena pubblicato", infatti, rincara la dose Broya de Lucia: "le pmi saranno obbligate a contribuire in modo permanente (e del tutto sproporzionato) agli oneri derivanti dalla governance dei dispositivi medici; governance, si badi bene, alla quale esse non prendono in alcun modo parte". Insomma, attacca il presidente di PMI Sanità: "stiamo assistendo al reiterato e maldestro tentativo di affossare un settore virtuoso dell'economia nazionale, addossando alle nostre realtà una tassa sul fatturato che prescinde dalla presenza o meno di un utile d'impresa". Si tratta, per de Lucia: "dell'ennesima mazzata che andrà a rimpinguare, in modo non necessario, strutture burocratiche dalla dubbia utilità. Siamo contrari all'iniziativa del governo e pronti a contestarla, in ogni sede, anche europea, per ottenerne l'annullamento oppure un'imposizione proporzionale e solamente a fronte di una nostra diretta partecipazione ai processi decisionali" conclude Broya de Lucia.
   

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