(di Chiara Munafò)
Già quest'anno i primi 700 milioni
dello stanziamento del nuovo fondo sovrano nazionale da un
miliardo. La prima campanella del nuovo liceo a settembre 2024,
con un regime transitorio. Nuovi strumenti per tutelare i brand
storici in crisi che potranno essere rilevati gratis dal governo
per rilanciarli, anche in collaborazione con investitori esteri.
Misure contro la contraffazione potenziate.
Sono alcune delle novità del disegno di legge sul made in
Italy dopo l'esame della Commissione attività produttive della
Camera. Lunedì mattina comincia la discussione in aula a
Montecitorio ed entro fine anno è atteso l'ok anche al Senato,
per rispettare i tempi delle due misure simbolo: il Fondo
nazionale del made in Italy, partecipato dal Mef e aperto ad
altri fondi privati, che investirà nelle filiere strategiche fin
dalla fase dell'approvvigionamento delle materie prime; e il
nuovo liceo del made in Italy, per promuovere le conoscenze, le
abilità e le competenze connesse alle produzioni di eccellenza
nazionali. Tra gli insegnamenti prioritari ci saranno anche
scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (le cosiddette
Stem).
Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha spiegato che il
testo è stato migliorato durante l'esame parlamentare e lo ha
definito "un provvedimento strategico che segna la svolta nella
politica industriale del Paese e che raccoglie appieno le
istanze del Sistema Italia". Il presidente della Commissione,
Alberto Luigi Gusmeroli, ha parlato di "grande lavoro di
collaborazione tra Parlamento e Governo" e ricordato l'indagine
conoscitiva che ha coinvolto oltre 160 associazioni di categorie
ed altre realtà.
L'ascolto del mondo delle imprese si vede nella pluralità di
interventi settoriali, da ultimo, per il settore conciario, per
la valorizzazione dell'olio d'oliva e per la nautica. In questo
caso viene in particolare prevista la documentazione per
consentire alle barche non targate, sotto i 10 metri, di
navigare nelle acque territoriali di alcuni Paesi europei che
dalla prossima estate sarebbero state loro precluse, a partire
da Croazia, Slovenia e Grecia.
Altre modifiche potrebbero forse ancora arrivare in aula.
Nella maggioranza sarebbero stati espressi dubbi, in
particolare, su alcune norme che riguardano la lotta alla
contraffazione. Voci critiche da parte della Lega e di Forza
Italia si sono espresse sulla previsione di immediata
distruzione della merce falsa sequestrata, senza processo, e fa
discutere anche la competenza a giudicare sulla contraffazione
alle Procure distrettuali Antimafia, che sarebbero già alle
prese con problemi di organico e oberate di lavoro.
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