"Nonostante l'impegno a trovare
soluzioni in tempi stretti, oggi le proposte dell'Associazione
delle Banche non consentono assolutamente di poter ben sperare
su una positiva e veloce conclusione del percorso di rinnovo del
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro scaduto lo scorso 31
dicembre". Così il segretario generale di Unisin/Confsal Emilio
Contrasto che deluso per le risposte dell'Abi, sottolinea che
"dobbiamo registrare tanti no e qualche vedremo".
Secondo Contrasto in primo luogo deve "essere confermata la
centralità del contratto nazionale, che è e dovrà restare il
punto di riferimento della contrattazione sia nazionale che
aziendale per la migliore tutela di tutte le lavoratrici e di
tutti i lavoratori del settore".
Il segretario di Unisin Confsal ritiene poi che "sulla parte
economica che non può essere oggetto di ulteriore trattativa, la
posizione del Comitato Affari Sindacali e Lavoro dell'Abi è
apparsa vaga e quindi del tutto insoddisfacente e
ingiustificata". Infine "il sindacato ha ribadito ad Abi la
necessità di trovare soluzione alla annosa questione della
tassazione dei fringe benefit", conclude Contrasto che ricorda
sulla tematica il recente intervento del sottosegretario
all'economia Sandra Savino che "ha preannunciato una modifica
della norma finalizzata ad estendere a tutte le lavoratrici ed a
tutti i lavoratori interessati dal problema le esenzioni
previste".
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