Le Borse europee proseguono la
seduta in rosso mentre tra gli investitori cresce l'inquietudine
per una possibile frenata dell'economia americana, a rischio per
via delle imprevedibili politiche commerciali del presidente
Donald Trump e dei suoi tagli alla spesa e alla forza lavoro
pubblica. Francoforte cede lo 0,8%, Milano, Londra e Parigi lo
0,4% mentre si prospetta pesante l'avvio di Wall Street, con i
future su Nasdaq e S&P 500 in calo di oltre un punto
percentuale.
In un'intervista a Fox News, Trump ha ammesso che l'economia
americana attraverserà "un periodo di transizione" legato
all'implementazione delle sue politiche, evitando di escludere
che gli Usa possano entrare in recessione. "I mercati stanno
diventando più preoccupati per le prospettive di crescita nel
2025", ha affermato il capo economista di Ubs, Paul Donovan.
In questo contesto riprendono quota le scommesse su un taglio
dei tassi da parte delle banche centrali che si riflettono su un
calo dei rendimenti dei titoli di Stato, specialmente negli Usa.
Il Btp italiano cede 3 punti base al 3,927% mentre lo spread con
il Bund è poco mosso a 112 punti base. Le preoccupazioni di una
frenata colpiscono anche il dollaro, che aggiorna i minimi da
novembre sull'euro, a 1,086. Poco mosso il petrolio, che risente
dei timori sulla Cina innescati dal calo dei prezzi a febbraio,
con il Wti che oscilla attorno ai 75 dollari al barile mentre
riprende quota il gas, che torna sopra i 40 euro al megawattora
(+2% a 40,81 euro).
A Piazza Affari scivolano Iveco (-2,6%), Mps (-2,6%), Azimut
(-2,5%), Buzzi (-2,3%) e Fineco (-2,2%) mentre sorreggono il
listino le utility con Hera (+2,9%), Enel (+2,2%) e Terna
(+2,1%) mentre avanza Leonardo (+1,3%) in vista
dell'aggiornamento del piano domani. Sprint di Ferragamo (+7,6%)
mentre affonda la Juve (-6%).
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