Il 2024 si chiude con un nuovo
primato delle Reti: il patrimonio dei risparmiatori seguiti dai
consulenti finanziari degli intermediari associati si attesta a
909 miliardi, evidenzia Assoreti.
Gli asset affidati dai risparmiatori aumentano così del
15,8% rispetto alla valorizzazione di fine 2023. La crescita è
trainata sia dalla domanda di consulenza rivolta agli
intermediari associati, con volumi di raccolta netta che
contribuiscono all'incremento patrimoniale per 6,6 punti
percentuali, sia dall'andamento positivo dei mercati finanziari,
che concorrono all'aumento per 6,3 punti percentuali
La componente finanziaria, assicurativa, previdenziale del
portafoglio raggiunge così i 776 miliardi di euro, con una
crescita complessiva del 16% anno su anno e un'incidenza
dell'85,3% sul patrimonio totale. In particolare, la
valorizzazione dei prodotti del risparmio gestito si attesta a
566 miliardi di euro (il 62,2% del patrimonio), per effetto di
un incremento del 14,8% anno su anno che vede nell'andamento dei
mercati finanziari la principale leva di crescita (8 punti
percentuali).
Gli strumenti finanziari amministrati, pari a 210 miliardi
(il 23,1% del patrimonio), registrano una crescita del 19,4%
anno su anno per 9,8 punti percentuali attribuibile ai volumi di
raccolta netta e per 5,9 punti percentuali al cosiddetto effetto
mercato. La componente strettamente finanziaria (Oicr, gestioni
individuali e titoli amministrati) aumenta, quindi, del 17,7%
anno su anno con un effetto mercato stimato al 7,9%.
I risparmi posizionati su conti correnti e depositi valgono
quasi 134 miliardi (il 14,7% del patrimonio), con una crescita
del 14,6% anno su anno, in parte attribuibile alle modifiche
intervenute sul perimetro di rilevazione.
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