Dall'ultimo spettacolo di Angelo
Longoni con Massimo Ghini a Lino Guanciale a tu per tu con eroi
e padri, fino a un Dario Fo e Franca Rame d'annata, nelle mani
di Antonio Latella. Sono alcuni degli appuntamenti teatrali in
scena nel prossimo weekend.
ROMA - Giuda, il prototipo dell'essere abbietto e ambiguo.
Ambigua è anche la vicenda che lo lega indissolubilmente a Gesù.
Giuda è l'umano con le sue infinite contraddizioni. Gesù è il
divino con la sua perfezione. Ma narrativamente il tradimento è
indispensabile alla morte di Gesù e alla diffusione della parola
di Dio. Giuda è quindi anche l'esecutore del disegno divino. Ma
si può eseguire la volontà divina e al contempo essere
colpevole? Dopo il successo della scorsa stagione, torna al
Parioli Costanzo Noi Giuda, ultimo spettacolo scritto e diretto
da Angelo Longoni, scomparso lo corso 19 aprile. Protagonista in
scena, Massimo Ghini. Dal 14 al 18 maggio.
ROMA - Paolo Valerio è al Teatro Basilica con Il muro
trasparente. Delirio di un tennista sentimentale, a cura di
Monica Codena, Marco Ongaro e lo stesso Valerio. Solo in scena,
con i suoi 897 palleggi, c'è Max, che sta affrontando la crisi
della vita come ha sempre fatto: giocando a tennis. Gioca,
pensa, racconta, si dibatte. Momenti di silenzio si alternano a
urli di sfida, quasi disperati, di un uomo alle prese con
gerarchie di sentimenti che si travasano l'uno nell'altro. Avrà
il fiato necessario per portare a termine la partita? Il 16 e 17
maggio.
TREVISO e TRIESTE - Parigi, 15 dicembre 1840. Sono passati
vent'anni dalla morte di Napoleone, ma solo in questa
freddissima giornata d'inverno viene concesso alle sue spoglie
di tornare in patria e di essere tumulate nella chiesa de Les
Invalides. Tra la folla, anche un giovane Victor Hugo. Proprio
dalle sue parole su quel giorno, Davide Sacco scrive Napoleone.
La morte di Dio, racconto sulla morte degli eroi, delle
divinità, dei padri di cui Lino Guanciale è protagonista
assoluto, al Comunale di Treviso e poi al Rossetti di Trieste.
Il 15 e 16 maggio; e il 17 e 18 maggio.
TORINO - Debutta al Teatro Colosseo In mezzo a un milione di
rane e farfalle, reading che Concita De Gregorio, accompagnata
dalle note di Erica Mou, ha tratto dal suo libro edito da
Feltrinelli. Un "quaderno degli oggetti smarriti", con tutto ciò
che abbiamo perduto o dimenticato: persone, luoghi, emozioni,
oggetti. Il 17 maggio.
MILANO - Napoli, 1952. Pablo Neruda è svegliato da un
insistente bussare alla porta. Al poeta viene notificato un
decreto di espulsione dall'Italia. Nella stazione è atteso da
una folla nella quale si riconoscono i volti di Moravia,
Morante, Guttuso e di Carlo Levi. Intimano alla polizia di
lasciarlo in libertà. In mezzo a quella folla, una donna,
Matilde, osserva e attende. All'Elfo Puccini, il regista
argentino César Brie dirige per la prima volta Elio De Capitani
e Cristina Crippa nella struggente storia d'amore e d'impegno
politico de La prima luce di Neruda di Ruggero Cappuccio. Con
anche Francesca Breschi, Silvia Ferretti, Umberto Terruso. Fino
al 5 giugno.
NAPOLI - Nel 1921 un emigrante italiano "volò" fuori da una
finestra del palazzo della polizia di New York. È questo
l'episodio che ispirò Morte accidentale di un anarchico, una
delle commedie più celebri di Dario Fo e Franca Rame, che sin
dal tiolo allude alla vicenda dell'anarchico Giuseppe Pinelli,
precipitato da una finestra del quarto piano della questura di
Milano nel 1969, in uno degli episodi più controversi della
storia italiana del dopoguerra. A riprendere oggi il testo è
Antonio Latella, che al Bellini dirige Caterina Carpio, Annibale
Pavone, Daniele Russo, Edoardo Sorgente, Emanuele Turetta. Fino
all'1 giugno.
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