Progetti, spettacoli, concerti, performance, incontri e workshop per indagare i processi creativi che, nella danza, nella musica, nelle arti performative e nel loro intersecarsi creano una comunità dinamica di artisti provenienti da Europa, Americhe, Africa, Asia.
E' quanto propone la 29esima edizione del Festival Fabbrica Europa in programma dal 2 al 25 settembre in vari spazi di Firenze, tra cui il parco delle Cascine, il giardino dell'Istituto agrario, il Teatro studio di Scandicci, il Teatro Puccini, Lumen e il Giardino delle rose.
Ad aprire il festival sarà 'Gone here (yet) to come' di Heine
Avdal & Yukiko Shinozaki del collettivo internazionale
Fieldworks, un'indagine sulla matericità del buio e sul suo
rapporto con lo spazio. Tra gli altri spettacoli in programma ci
sono Michele Di Stefano che ha creato con 'Bayadère - Il Regno
delle Ombre' un balletto intriso di esotismo e 'Groove', il
progetto della performer francese di origini malgasce Soa
Ratsifandrihana. E' dedicata al jazz la serata con Camille
Bertault & David Helbock, mentre con lo spettacolo 'Beyond
Black' si suggella l'incontro di due musicisti: il grande
maestro di kora maliano Ballaké Sissoko e una delle personalità
più interessanti della scena free jazz e black internazionale,
la flautista statunitense Nicole Mitchell. Dalla Francia
proviene la compagnia Futur Immoral dei coreografi Paola Stella
Minni e Kostantinos Rizos che indagano la cultura capitalista
dell'immagine. Tra i musicisti in cartellone ci sono anche il
compositore e polistrumentista inglese John Surman, l'austriaco
Fennesz, tra i massimi esponenti dell'universo glitch, prima
della sua conversione a una ambient music elettroacustica, il
compositore e musicista Chassol, originario della Martinica e
Oumou Sangaré, uno dei grandi nomi della costellazione musicale
del Mali.
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