"Non sappiamo se e come riusciremo ad
accogliere e presentare quest'anno tutti i progetti che avevamo
previsto, ma per noi questa è anche l'occasione per provare a
garantire, dove possibile, un orizzonte alternativo,
nell'immediato futuro, e di certezza per il prossimo anno". Così
la presidente Monique Veaute, in piena quarantena da
Coronavirus, presenta la 35/a edizione del RomaEuropa Festival,
da calendario prevista dal 23/9 al 22/11 in 20 spazi della
capitale. Un programma, firmato dal direttore artistico Fabrizio
Grifasi, che, almeno sulla carta, apre con la danza di Möbius,
spettacolo della folta Compagnie XY e del coreografo Rachid
Ouramdane, e che conta, per il teatro, anche Milo Rau e il suo
Familie e per la musica Max Richter, dopo sette anni di assenza
dall'Italia, con due dei suoi più grandi successi: The Blue
Notebook e Vivaldi Recomposed eseguiti dal suo Ensemble e la
Finnish Baroque Orchestra.
"Siamo consapevoli di quanto ora la priorità sia essere al
fianco di chi sta soffrendo e di chi è in prima linea
nell'emergenza - spiega la Veaute - Ma vogliamo sia un segno di
presenza e speranza per gli artisti e per il pubblico". Anche se
dovessero essere riconfermate le attuali misure, promette,
"troveremo il modo per rinnovare la nostra presenza anche in
altri formati. Questo è prima di tutto il tempo della
solidarietà".
Tra i tantissimi appuntamenti, per la danza è previsto l'arrivo
di Lloyd Newson, il fondatore dei DV8, con il Ballet Rambert
nello spettacolo cult Enter Achilles; e poi Dada Masilo, Emanuel
Gat, Sasha Waltz, Virgilio Sieni e Mariangela Gualtieri. Per il
teatro, il sipario si alzerà su Ersan Mondtag con De Living, ma
anche Filippo Andreatta | OHT Office ed Elvira Frosini con
Daniele Timpano. Per la musica, Wim Mertens festeggia 40 anni di
carriera nell'Inescapable Tour.
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