Vadym Kholodenko torna a Santa
Cecilia con un recital pianistico a Santa Cecilia dopo il
successo riscosso lo scorso fine gennaio accanto al maestro
Antonio Pappano nel concerto per pianoforte e orchestra di
Ferruccio Busoni. Il giovane musicista ucraino, 38 anni di Kiev,
sarà protagonista il 26 febbraio all' Auditorium Parco della
Musica di una serata dal programma variegato e denso di
contrasti che passerà dal barocco del compositore inglese
William Byrd all'avanguardia musicale di Kaija Saariaho. La
seconda parte sarà più 'classica', incentrata sulla grande
musica da camera di Beethoven e Chopin. La vittoria al
Fourteenth Van Cliburn International Piano Competition nel 2013
ha aperto a Kholodenko le porte di una carriera internazionale.
Nella sua nuova serata il pianista aprirà con due composizioni
di Byrd, First Pavan and Galliard e John Come Kiss me now, brani
che evocano l'eleganza del Rinascimento e l'articolazione
complessa tipica della musica barocca. La musica della
compositrice finlandese Kaija Saariaho segnerà un netto salto
nella contemporaneità. Il brano Ballade, del 2005, esplora
sonorità avanguardistiche e paesaggi emotivi densi di intensità.
La seconda parte del concerto si concentrerà su un repertorio
più classico, ma altrettanto affascinante. Kholodenko eseguirà
la Sonata n. 16 in sol maggiore, op. 31 n. 1 di Beethoven, tre
Mazurke di Chopin e la Sonata n. 3 in si minore, op. 58 di
Chopin.
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